Venice Time Case arriva a Napoli: la mostra all’Archivio di Stato

La settima tappa del progetto espositivo Venice Time Case approda a Napoli, negli spazi monumentali dell’Archivio di Stato, dal 22 marzo al 4 aprile 2025. Dopo aver attraversato città come Milano, Parigi, Roma e Venezia, questa mostra itinerante continua il suo viaggio, portando con sé 50 opere di artisti emergenti in una cornice unica e carica di storia.

Cos’è Venice Time Case?

Ideato da Luca Massimo Barbero, Venice Time Case è un progetto che mette in connessione artisti di diverse esperienze e nazionalità, offrendo loro uno spazio di visibilità internazionale. Non ha fini commerciali, ma nasce per promuovere la creatività e il confronto artistico, attraversando città e contesti culturali differenti. La mostra si configura come un archivio in movimento, una collezione che si evolve nel tempo, portando le opere in luoghi simbolici e stimolando nuove letture dell’arte contemporanea.

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Perché una tappa a Napoli?

L’arrivo di Venice Time Case all’Archivio di Stato di Napoli crea un ponte tra due città dalla profonda tradizione culturale. Il chiostro del Platano, luogo scelto per l’allestimento, diventerà il punto d’incontro tra la memoria storica e l’espressione artistica contemporanea. Napoli e Venezia, pur nelle loro differenze, hanno sempre rappresentato poli di scambio e innovazione culturale, e questa mostra vuole sottolineare proprio il valore di tale dialogo.

Cosa troveranno i visitatori?

La mostra presenta 50 opere, realizzate da artisti legati all’Accademia di Belle Arti di Venezia e selezionati tra varie nazionalità. Le opere sono trasportate in cinque valigie Fly Case, studiate per garantire sicurezza e flessibilità negli spostamenti, simbolo stesso della mobilità dell’arte. Ogni opera si configura come un racconto visivo, un’immagine da proteggere o da lasciar libera di esprimersi, in un continuo gioco di significati.

Un’arte in viaggio: il valore del progetto

Venice Time Case è un progetto collettivo, in cui artisti, istituzioni e curatori collaborano in modo sinergico e gratuito. Per questa tappa napoletana, l’allestimento sarà reso possibile grazie al contributo di Ranieri Impiantistica e sarà accompagnato da un catalogo edito da Marsilio Arte, con la grafica curata da Leonardo Sonnoli. L’intera esposizione è realizzata con il supporto dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia.