Vele di Scampia, via allo sgombero definitivo di oltre 50 abitazioni
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha firmato due ordinanze che dispongono lo sgombero immediato di più di 50 abitazioni comunali situate nelle Vele di Scampia. Una decisione presa per affrontare rischi urgenti legati alla sicurezza pubblica, a causa delle condizioni precarie delle rampe di accesso alla Vela Gialla e alla Vela Rossa.
Le abitazioni coinvolte presentano infatti criticità tali da poter mettere in pericolo l’incolumità degli abitanti, rendendo necessario un intervento tempestivo. La paura è che si verifichino altri incidenti come quello di luglio che ha causato due decessi e decine di feriti presso la Vela Azzurra.
I motivi dello sgombero
Lo sgombero è stato ordinato per evitare incidenti gravi che possano compromettere la sicurezza di chi vive nelle Vele. Le rampe di accesso alle unità abitative della Vela Gialla e della Vela Rossa sono state dichiarate in condizioni non sicure, e ciò ha spinto le autorità a intervenire con urgenza.
Il compito di gestire l’operazione è stato affidato alla Polizia Locale, che si occuperà di coordinare tutte le attività necessarie per garantire che lo sgombero avvenga in piena conformità con la legge e senza mettere a rischio l’incolumità delle persone coinvolte.
Sarà fornita assistenza alle famiglie sgomberate?
Le famiglie coinvolte dallo sgombero riceveranno il supporto dei servizi sociali, che inizieranno a operare già da domani. Saranno loro a fornire tutte le informazioni necessarie per accedere al contributo economico per l’autonoma sistemazione, un sostegno deciso dal Governo per permettere alle famiglie di trovare una sistemazione alternativa.
Un contributo frutto di una discussione tra il sindaco Gaetano Manfredi e la Prefettura, che ha portato a una mediazione per garantire un aiuto concreto agli sfollati.
Non è nota l’entità di tale contributo che, si spera, consenta di soddisfare i sempre crescenti prezzi dei fitti.
Le proteste delle famiglie coinvolte
Lo sgombero delle Vele di Scampia ha portato alla sollevazione di diverse proteste da parte di alcune famiglie. Nonostante l’impegno del Comune di Napoli a occuparsi dei traslochi e a offrire il contributo per l’autonoma sistemazione, circa trenta famiglie hanno espresso forte contrarietà alla decisione di lasciare le loro abitazioni.
Le famiglie interessate ritengono che la soluzione proposta non sia sufficiente a garantire una sistemazione adeguata nel breve periodo, alimentando un clima di tensione. Il Comune ha previsto di gestire eventuali problemi di ordine pubblico con il supporto della Prefettura, in modo da garantire che lo sgombero proceda senza intoppi.