Vaccini anti-COVID: funzionano sulla variante Delta? Facciamo il punto
Una serie di studi internazionali conferma l’efficacia dei vaccini anti-Covid che abbiamo a disposizione attualmente anche contro la temuta variante Delta, sia per quanto riguarda la trasmittibilità sia relativamente alla prevenzione di ospedalizzazioni e ricoveri.
Diversi paesi tra cui Inghilterra, Canada e Israele stanno studiando sempre più il funzionamento dei vaccini realizzati per combattere il Coronavirus, specialmente contro la nuova variante che sta diventando predominante, ed i risultati sono incoraggianti.
Vaccino Pfizer: l’efficacia contro la variante Delta
Lo studio della Sanità Pubblica inglese
Il Phe, il servizio di sanità pubblica inglese ha pubblicato uno studio fatto su un campione di 14019 infetti con variante Delta rivelando che coloro che hanno completato il ciclo vaccinale si verifica l’80% in meno di infezioni, l’88% in meno di malattie sintomatiche ed il 96% in meno di ricoveri in ospedale.
Lo studio francese
La prestigiosa rivista Nature, in uno studio sviluppato da scienziati francesi, ha pubblicato dati che rivelano che nei soggetti con ciclo vaccinale completo c’è stato sì un calo di anticorpi neutralizzanti, ma il 95% dei soggetti era capace di neutralizzare il virus.
Lo studio canadese
In Canada è stato pubblicato uno studio effettuato su 421073 persone contagiate che conferma i risultati di cui abbiamo parlato in precedenza. Con due dosi di vaccino Pfizer ci si protegge dall’infezione sintomatica all’87%, dimostrando che l’immunità sviluppata con il vaccino è superiore rispetto a quella naturale.
Lo studio scozzese
Il Lancet, altra prestigiosa rivista scientifica, ha fatto uno studio su 19543 persone infette ed è un’ulteriore conferma dello studio inglese e di quello in collaborazione con i francesi. In questo caso, c’è stato il 79% di casi in meno di infezione.
Lo studio israeliano
Solo lo studio israeliano ha ottenuto dati diversi poiché è stata rilevata una capacità ridotta di proteggere dall’infezione sintomatica contro la variante Delta nei soggetti che hanno ricevuto due dosi Pfizer. I valori si attestano al 64% e la stessa percentuale è stata rilevata nel prevenire l’infezione. Gli scienziati stessi, però, hanno comunicato che per questo studio non ci sono dati accessibili ed il Governo può aver usato anche casi asintomatici tra i sintomatici. Nonostante questo studio si discosti dai precedenti, in ogni caso conferma l’efficacia del vaccino che dà una protezione alta contro l’ospedalizzazione, efficacia che si attesta al 93%.
In ogni caso, dobbiamo ricordare che in Israele molte persone che non erano ancora vaccinate possono essersi contagiate nelle ondate precedenti che sono state molto forti, quindi anche molti non vaccinati possono essere immuni ora e questa considerazione farebbe diminuire la differenza nell’insorgere di infezioni tra vaccinati e no.
Vaccino Moderna: l’efficacia contro la variante Delta
Lo studio canadese
Relativamente al vaccino Moderna, nello studio canadese già citato leggiamo che una sola dose dà un’efficacia di protezione al 72% contro le infezioni sintomatiche e non ci sono ancora dati sufficienti per dare un risultato circa le seconde dosi. I risultati, però, potrebbero essere simili a quelli sullo studio per Pfizer.
Vaccino AstraZeneca: l’efficacia contro la variante Delta
Lo studio inglese
Lo studio già citato effettuato da Phe, il servizio di sanità pubblica inglese, ha mostrato che dopo due dosi del vaccino AstraZeneca c’è una protezione al 92% contro le ospedalizzazioni.
Lo studio scozzese
Nello studio pubblicato sul Lancet si legge che con il vaccino AstraZeneca si è avuto il 60% di infezioni in meno dopo due dosi.
Vaccino Johnson & Johnson: l’efficacia contro la variante Delta
Lo studio inglese
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine relativo al vaccino monodose Johnson&Johnson, fatto però su un campione piccolo di 20 persone, dimostra che c’è stato un livello buono di anticorpi neutralizzanti sia 29 giorni dopo la somministrazione sia 8 mesi dopo.
Le conclusioni: l’importanza di vaccinarsi
Possiamo dire che con i vaccini attualmente a disposizione la protezione contro la variante Delta sembra essere alta, almeno per quanto riguarda l’efficacia contro l’ospedalizzazione e l’infezione. Certo, non annullano la trasmittibilità del virus, ma i risultati ci incoraggiano perché avere una buona possibilità di non essere ospedalizzati e ricoverati ci aiuta a poter vivere diversamente.
Senza i vaccini l’aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni potrebbe essere molto più alto e ciò ci conferma ancora una volta l’importanza di tutelarsi da questo virus così pericoloso ed infido.
Fonti