Per un vero e proprio viaggio nelle varie epoche storiche di Napoli, i percorsi sotterranei tra cunicoli, gallerie, catacombe ed ipogei.
Sotto le chiese, i palazzi, i monumenti, i castelli, sotto la vita quotidiana che anima la città, si nasconde un’altra Napoli, fatta di cunicoli, gallerie e percorsi, scavati nel tufo migliaia di anni fa.
È la Napoli del sottosuolo che, attraverso le sue cavità, emula la Napoli della superficie conservando la memoria di un passato antichissimo, quello dell’epoca greca e romana, ma anche più recente. Le gallerie e le cavità furono inizialmente costruite dai greci per estrarre il tufo per rafforzare le mura della città, mentre i romani le usarono per raccogliere acqua piovana, formando una complessa rete di acquedotti che portò acqua nelle case fino al 1885. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i cunicoli furono usati dai cittadini per proteggersi dai bombardamenti.
Nel sottosuolo si trova, quindi, il vero ventre della città e, grazie ad archeologi e speleologi che hanno reso accessibili le sue fondamenta, ci sono oggi percorsi di visita esclusivi tra passato antico e recente.
Napoli Sotterranea
Uno dei primi percorsi del sottosuolo aperti al pubblico è quello di Napoli Sotterranea. Da 30 anni è possibile vistare questo affascinante luogo situato a 40 metri di profondità, con ingresso da Piazza San Gaetano in via Tribunali. Camminando tra cunicoli e cisterne si possono ammirare i resti dell’antico acquedotto greco-romano, i rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale ed i resti di un antico Teatro greco-romano dove si esibiva l’imperatore Nerone.
L’itinerario comprende anche le visite al Museo della Guerra, alla Stazione Sismica “Arianna” e agli Orti ipogei, una sorta di serre nel sottosuolo in cui vengono fatte crescere diverse specie di piante sfruttando il clima umido.
Indirizzo: Piazza san Gaetano, 68 – 80138 Napoli
Galleria Borbonica
Un altro affascinante itinerario sotterraneo è quello del Galleria Borbonica (o Tunnel Borbonico), rinvenuta nel 2005, che collega Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito a Piazza Vittoria, attraversando la collina di Pizzofalcone. Un percorso nascosto voluto da re Ferdinando IV di Borbone per creare una via di fuga rapida per l’esercito. Il Tunnel, formato da antiche cisterne ed acquedotti realizzati nel ‘600, fu inaugurato nel 1855, ma restò aperto solo tre giorni. Le sue cavità sotterranee servivano come rifugi antiaerei sotto i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e la popolazione vi si nascondeva per molti giorni quando suonava l’allarme.
Nel percorso di visita si possono notare auto e moto d’epoca, antiche statue, ma anche brandine, attrezzi da cucina e resti di impianti elettrici.
Indirizzo: Vico del Grottone, 4 – 80132 Napoli
Scavi di San Lorenzo Maggiore, Napoli Sotterrata
Per immergersi nella Neapolis greco-romana, la cosiddetta Napoli Sotterratta, bisogna visitare gli Scavi di San Lorenzo Maggiore situati nei sotterranei della basilica omonima in Piazza San Gaetano, in via dei Tribunali. A 10 metri di profondità è possibile ammirare i resti del macellum, l’antico mercato romano, con nove botteghe (tabernae) che davano sulla strada ed in cui si vendevano alimenti e manufatti artigianali.
Si trovava qui, nel Decumano Maggiore, anche l’antico Foro romano, corrispondente all’Agorà greco, dove si trovava il centro civile e religioso della città antica e dove si svolgevano le attività commerciali, artigianali e politiche.
Indirizzo: Piazza San Gaetano – 80138 Napoli
Cimitero delle Fontanelle
Visitando il Cimitero delle Fontanelle si può capire a pieno il profondo legame tra i napoletani ed il mondo dei defunti perché vi si praticava il rito delle anime pezzentelle.
Situato nel Rione Sanità, consiste in grandi cavità di tufo usate dal 1656 per seppellire i migliaia di morti provocati dalla peste e dal colera. Fu in quel periodo che i napoletani svilupparono una venerazione intensa verso i defunti ed il rito prevedeva l’adozione di una capuzzella (teschio) in cambio di intercessione e benevolenza.
Al suo interno si possono ammirare, oltre a circa 40000 resti umani, una riproduzione della Grotta di Lourdes, un presepe con figure a grandezza naturale ed alcune capuzzelle famose come Il Capitano e Donna Concetta.
Indirizzo: Via Fontanelle, 80 – 80136 Napoli
Catacombe di Napoli
Un percorso molto suggestivo è nelle Catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso, entrambe nel Rione Sanità.
Le prime risalgono al II secolo d.C., ma furono ampliate nel IV secolo con la sepoltura del primo patrono di Napoli, Sant’Agrippino. Ci sono due livelli: quello inferiore con cavità in tufo create intorno alla Basilica del santo ed il superiore che fu esteso con l’arrivo dei resti di San Gennaro (oggi nel Duomo). Vi sono anche una cripta e alcune delle prime pitture cristiane del Sud.
Le Catacombe di San Gaudioso sono il luogo di sepoltura di questo santo arrivato a Napoli dopo la fuga dai Vandali. Sono ancora conservati molti simboli cristiani, mosaici ed affreschi tra cui quello che ritrae la Morte che vince su tutto, che si dice ispirò la Livella di Totò. Ci sono ancora gli scolatoi, nicchie in cui gli schiattmuorti facevano perdere i liquidi ai cadaveri prima della sepoltura.
Indirizzo: Catacombe di San Gennaro: Via Capodimonte, 6 – 80136 Napoli | Catacombe di San Gaudioso: Basilica Santa Maria della Sanità, Piazza Sanità 14 – 80136 Napoli
Museo del Sottosuolo
Il Museo del Sottosuolo si trova sotto Piazza Cavour, in pieno centro storico, ed è un altro dei rifugi antiaerei che la popolazione utilizzava per ripararsi dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Durante gli scavi e le operazioni di pulitura sono stati ritrovati molti oggetti di vita quotidiana, ma anche strumenti da lavori degli scavatori ed alcune ampolle usate dalle farmacie di allora.
La visita si articola in un itinerario tra i cunicoli interni, ma c’è anche il percorso “Macchina del Tempo” in passaggi più intricati e nei tre sistemi sotterranei di adduzione: Bolla, Augusteo e Carmignano”. Capita che anche il Museo sia anche sede di eventi resi suggestivi dalla location sotterranea.
Indirizzo: Piazza Cavour, 140 – 80137 Napoli
Ipogeni greci ai Vergini
Nel Borgo dei Vergini, nel Rione Sanità, sono stati ritrovati dei siti interessantissimi sia per l’incredibile stato di conservazione sia per ciò che rappresentano. Si tratta degli ipogei dell’antica necropoli ellenistica, ovvero tombe greche che rappresentano una testimonianza rara in Europa. I più famosi sono l’Ipogeo dei Cristallini e l’Ipogeo dei Togati.
Il primo contiene alcune tombe scolpite che rappresentano l’unico esempio simile nel Sud Italia, mentre il secondo è un sepolcro scoperto nel 1980 datato tra la fine del IV e l’inizio del III sec. a.C. ed il suo nome deriva da un altorilievo che ritrae una coppia aristocratica che indossa tipiche toghe greche.
Questi siti non sono sempre aperti e sono accessibili in occasione di visite guidate organizzate da associazioni del territorio, sempre più attive in tal senso.
Indirizzo: Ipogo dei Togati: Via S. Maria Antesaecula, 126 – 80137 Napoli | Ipogeo dei Cristallini: Via dei Cristallini, 133 – 80137 Napoli