I luoghi esoterici di Napoli, tra mistero, alchimia e leggenda.
Il popolo napoletano ha da sempre un legame molto stretto con il mondo dei defunti verso cui non nutre quasi nessuna paura e da cui, invece, trae coraggio e speranza per il futuro. Il culto verso le cosiddette anime pezzentelle, le preghiere rivolte a personaggi legati alla storia della città ed il profondo rispetto verso il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro sono solo alcuni dei riti che testimoniano questo rapporto.
I luoghi considerati esoterici a Napoli sono tanti tra palazzi, chiese e piazze in cui si fondono anche magia ed alchimia, posti che sono avvolti da mistero e leggenda.
Cappella Sansevero
La Cappella Sansevero è legata alla figura del Principe Raimondo di Sangro alle cui capacità alchemiche ed esoteriche, secondo il mito, si devono la realizzazione del Cristo Velato e delle Macchine Anatomiche. Si narra che insegnò allo scultore del Cristo, il Sanmartino, il segreto della marmorizzazione del velo e che uccise due servi per studiarne il sistema circolatorio con metodi alchemici (ancora oggi i vasi sanguigni sono distinguibili). Ma alla sua morte è legato l’episodio esoterico più eclatante: si dice che il Principe si fece tagliare in pezzi per potersi poi ricomporre nella bara, ma i familiari aprirono in anticipo la cassa e lui, nel rialzarsi, ricadde subito con urla strazianti.
Dove si trova: Via Francesco De Sanctis, 19/21 – 80134 Napoli
Il Palazzo degli Spiriti
Il Palazzo degli Spiriti si trova a Marechiaro e fu costruito nel I secolo a.C.
Deve il suo nome ad alcune leggende sui fantasmi che lo abitano, secondo le credenze del popolo, e che gli conferiscono un’aurea misteriosa. Si dice che in passato i pescatori di notte udissero una dolce melodia provenire dal Palazzo e che, da un suo arco, si intravedesse una figura illuminata che suonava la cetra.
Secondo altre storie, in un periodo indefinito, alcuni falsari lo usavano come zecca clandestina, nascondendo l’attività con dei teli bianchi alle finestre. L’espediente fece diffondere la credenza sulla presenza di fantasmi.
Dove si trova: Calata Ponticello a Marechiaro, 80 – 80123 Napoli
Cimitero delle Fontanelle
Il Cimitero delle Fontanelle si trova a Forcella ed è famoso per il culto della anime pezzentelle. È un antico cimitero e conserva circa 40000 resti di persone morte durante la peste del 1656 ed il colera del 1836.
Testimonia il profondo legame dei napoletani con il mondo dei defunti ed il culto citato prevede ancora oggi l’adozione di un cranio (la capuzzella) di una persona abbandonata (pezzentella) in cambio di protezione. Queste anime sono considerate ponti per l’aldilà ed un modo per comunicare con i propri morti. I crani vengono sempre puliti ed adornati di fiori sperando che, con la preghiera, il defunto appaia in sonno.
Dove si trova: Via Fontanelle, 80 – 80136 Napoli
Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco
È la chiesa in cui è conservato il teschio di Lucia, un’anima pezzentella a cui i credenti si rivolgono per ottenere una grazia riguardante soprattutto l’amore. Al “teschio col velo”, com’è anche nota Lucia, sono legate molte storie anche se non si sa quale sia quella vera, ma quasi tutte sono basate su leggende.
La più famosa racconta che la ragazza, figlia di un nobile, fosse innamorata di un panettiere, ma la sua famiglia contrastava il loro amore. Lei, disperata ed affranta, decise di bere del veleno per uccidersi. Da quel momento, le giovani donne o le loro madri le rivolgono preghiere, considerandola un’eroina.
Dove si trova: Via dei Tribunali, 39 – 80138 Napoli
Sangue di San Gennaro
San Gennaro è il patrono principale della città e le sue reliquie sono custodite nel Duomo insieme al suo presunto sangue. Questo è conservato in due ampolle molto antiche che vengono mostrate al pubblico solo tre volte l’anno (il sabato che precede la prima domenica di maggio, il 19 settembre ed il 16 dicembre), nei giorni in cui dovrebbe avvenire il famoso miracolo, cioè lo scioglimento del sangue del santo.
Il momento della liquefazione è fondamentale per i fedeli poiché, se avviene puntualmente, la città e i suoi abitanti continueranno ad essere protetti, mentre se lo scioglimento non dovesse avvenire, si inizierebbero a temere sventure.
Dove si trova: Duomo – Via Duomo, 149 – 80138 Napoli
L’Obelisco dell’Immacolata
L’Obelisco dell’Immacolata in Piazza del Gesù fu realizzato nel XVIII secolo dai gesuiti ed oggi è ancora ammantato di leggenda. Si racconta che sul marmo della guglia ci siano dei simboli blasfemi che richiamano la morte e la faccia di uno scheletro, oltre alle effigi classiche presenti.
Queste forme si possono riconoscere solo all’imbrunire e da una determinata prospettiva, cioè ponendosi con la chiesa del Gesù Nuovo di fronte. Inoltre, il velo che ricopre la statua, se osservato attentamente, può sembrare il cappuccio della morte. Secondo alcuni, significa che in passato si venerava la Santa Muerte, una delle più importanti divinità messicane.
Dove si trova: Piazza Gesù Nuovo – 80134 Napoli
Napoli Sotterranea
Si tratta di una serie di cunicoli del sottosuolo che i greci furono i primi a scavare per ricavare il tufo per la costruzione di edifici. I romani, poi, nello stesso luogo crearono grandi cave per gli acquedotti.
Questi sotterranei furono usati come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale e fu in quel periodo che si diffuse la credenza che fossero abitati dallo spettro dispettoso del Munaciello. In realtà, il pozzaro che attraversava quei canali indossava un saio e le persone lo scambiavano per un fantasma, talvolta temendolo talvolta sperando portasse loro fortuna. Ancora oggi si crede che da questi vecchi acquedotti il Munaciello si intrufoli nelle case.
Dove si trova: Piazza San Gaetano, 68 – 80138 Napoli
Chiostro di Santa Chiara
Secondo la leggenda, il fantasma della Regina Giovanna vaga sconsolato nel Chiostro di Santa Chiara ed appare ogni anno nel giorno della sua morte, con un aspetto terribile.
Giovanna fu la prima Regina di Napoli, figlia di Carlo d’Angiò, dedita agli svaghi, al divertimento e alla letteratura e si racconta che fu soffocata dai mandanti di Carlo III di Durazzo che invase il regno. Sulla sua morte aleggia ancora oggi il mistero, anche perché non si sa dove fu sepolta. Quando appare nel Chiostro, cammina a capo chino piangendo e chiunque incroci il suo sguardo può morire poiché lei è ancora in collera per l’assassinio subito.
Dove si trova: Chiostro di Santa Chiara – Piazza del Gesù Nuovo, 18 – 80134 Napoli
Piazza San Domenico Maggiore
In questa piazza del centro storico si aggira il fantasma di Maria d’Avalos, tra l’obelisco e la Cappella Sansevero.
Nel 1586 fu celebrato il matrimonio tra il Principe Carlo Gesualdo da Venosa e la cugina Maria, nozze di convenienza che presto portarono la donna tra le braccia del Duca di Carafa. Scoperto il tradimento, il Principe fece uccidere la moglie e ne espose il corpo all’ingresso del Palazzo di Sansevero, fuggendo poi da Napoli. Da quel momento, gli abitanti della zona raccontano di riuscire ad udire il pianto di dolore dello spirito di Maria che vaga tristemente.
Dove si trova: Piazza San Domenico Maggiore – 80134 Napoli
Chiesa della Pietrasanta
Fu fatta costruire nel 533 dal Vescovo Pomponio per contrastare i precedenti riti pagani per la dea Diana, il cui culto era seguito soprattutto dalle donne che venivano bollate come streghe. Da questa diceria nacque la leggenda sulla presenza di un Diavolo vestito da maiale che girava nelle strade limitrofe spaventando gli abitanti. Per questo il Vescovo, dopo aver sognato la Madonna che gli diede consiglio, fece erigere la chiesa ed ogni anno un maiale veniva fatto sgozzare per scacciare il maligno. Si dice che nelle fondamenta ci sia anche una Pietra Santa che dona l’indulgenza e che il Papa Evaristo sia sepolto sotto la chiesa. Secondo la leggenda, ogni 27 ottobre, giorno della sua commemorazione, in piazza c’è una diffusa sensazione di benessere.
Dove si trova: Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta in Via dei Tribunali – 80138 Napoli