I 10 posti da visitare in provincia di Napoli impossibili da perdere!
Napoli e la sua provincia sono luoghi ricchi di storia e di attrazioni, mete di numerosi turisti italiani e stranieri.
Se decidete di trascorrere le vostre vacanze in questi splendidi posti resterete incantati e porterete con voi un dolce ricordo del soggiorno.
Non solo potrete visitare tanti luoghi interessanti ed affascinanti presenti in città, ma anche numerose mete altrettanto ricche di cultura, storia e tradizioni in provincia.
Di seguito, i 10 luoghi più belli da visitare in provincia di Napoli.
Il Parco Archeologico di Paestum
Il Parco di Paestum, ituato a sud-est del Golfo di Salerno è stato riconosciuto dall’ Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. È un’area circondata da una cinta muraria, realizzata con blocchi di calcare, dotato di 28 torri e 4 porte principali: Porta Aurea, Porta Marina, Porta Sirena e Porta Giustizia. All’interno del Parco sono ben visibili i tre templi di origine greca, innalzati in onore di Nettuno, Athena ed Hera.
Maggiori informazioni: scheda sul Parco Archeologico di Paesutm.
Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum
Sorto all’interno della città nel 1952, è considerato uno dei più importanti musei d’Italia. Al suo interno si possono visitare tre sezioni diverse che narrano la storia di Paestum a partire dall’età preistorica, proseguendo nell’epoca greca e terminando in quella romana. Di inestimabile valore sono le Metope arcaiche provenienti dagli scavi del santuario di Hera collocato sul Sele e le pitture funerarie della Tomba del Tuffatore.
Maggiori informazioni: scheda sul Museo Archeologico Nazionale di Paestum.
La Reggia di Portici
È una dimora storica realizzata nel 1738 alle pendici del Vesuvio, come residenza estiva del Re Carlo di Borbone e della sua famiglia. Durante gli scavi per la costruzione furono ritrovati numerosi reperti delle città di Ercolano e Pompei che furono sistemati in una camera della reggia. Questa collezione di immenso valore storico è stata trasferita al Museo Archeologico Nazionale. Nel 1872 la Reggia ed il Parco furono ceduti alla Reale Scuola Superiore di Agricoltura che all’interno del giardino fondò l’Orto Botanico. Nel 1935 è diventata Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli Federico II.
Maggiori informazioni: scheda sulla Reggia di Portici
La Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta, voluta dal Re Carlo III Di Borbone, è la residenza reale più grande al mondo. Il palazzo, un capolavoro dell’architettura barocca è composto da 1200 stanze, ricche di stucchi, bassorilievi, affreschi, sculture e pavimenti a intarsio. Intorno alla reggia si estende un parco di 120 ettari ricco di fontane suggestive e vasche popolate da numerosi pesci e piante acquatiche.
Maggiori informazioni: scheda sulla Reggia di Caserta.
La Villa di Augusto a Somma Vesuviana
La Villa di Augusto seppellita per oltre la metà della sua altezza dall’eruzione del Vesuvio nel 472 d.C. La scoperta avvenne durante alcuni lavori agricoli negli anni ’30. Il primo scavo riportò alla luce colonne e capitelli di marmo, pavimenti in mosaico, una parte della struttura muraria, stucchi policromi e frammenti di una statua rappresentante un personaggio in abito eroico. Nel 2003 sono state rinvenute 2 statue, una che rappresenta una donna con abito greco e l’altra che rappresenta il Dio Dionisio/Bacco, attualmente conservate nel Museo Archeologico di Nola. Per la maestosità di questa villa inizialmente si pensò che fosse stata la dimora in cui morì l’imperatore Ottaviano Augusto ma dai dati acquisiti fino ad ora sulla datazione dell’edificio, questa ipotesi viene smentita.
Maggiori informazioni: scheda sulla Villa di Augusto.
L’Osservatorio Vesuviano di Ercolano
Il più antico osservatorio vulcanologico del mondo, fondato dal Re Ferdinando II di Borbone. Fu inaugurato nel 1845 dal direttore Macedonio Melloni in occasione del VII Congresso degli Scienziati Italiani. Nel 1983 la sede operativa di ricerca e sorveglianza fu spostata, mentre la sede storica divenne un Museo Vulcanologico nel quale sono esposti collezioni di minerali, strumenti scientifici utilizzati dagli scienziati nel corso dei secoli, tra cui il sismografo elettromagnetico di Luigi Palmieri.
Maggiori informazioni: scheda sull’Osservatorio Vesuviano.
Il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano
Conosciuto con l’acronimo di MAV, è situato a pochi passi dagli scavi archeologici di Ercolano. Lo scopo di questo museo è quello di far scoprire la realtà della vita quotidiana di tutte quelle città che sono state distrutte dall’eruzione del 79 d.C. Attraverso ricostruzioni scenografiche, interfacce visuali e ologrammi, il visitatore è condotto in una dimensione virtuale. Grazie alle più moderne tecnologie è possibile visitare virtualmente la Villa dei Papiri e la sua ricca biblioteca, il Foro, il Teatro di Ercolano, le Terme e la Schola Armaturarum di Pompei.
Maggiori informazioni: scheda sul Museo Archeologico Virtuale di Ercolano.
La Casina Vanvitelliana
La Casina Vanvitelliana al Lago Fusaro fu uno dei siti di caccia prediletti da Ferdinando IV di Borbone. L’edificio, sorto a sud-est del Lago Fusaro, è un gioiello dell’architettura del settecento realizzato da Carlo Vanvitelli. Fu utilizzato come dimora per gli ospiti illustri e fra i tanti che hanno soggiornato in questo palazzo ricordiamo Luigi Einaudi e Wolfgang Amadeus Mozart. Anticamente era utilizzato come casino per la caccia agli uccelli acquatici e la pesca, infatti i dipinti e le decorazioni che si trovano all’interno richiamano l’ambiente marino. L’edificio si articola su due piani ed è collegato alla terraferma da un lungo pontile in legno.
Maggiori informazioni: scheda sulla Casina Vanvitelliana.
Gli scavi archeologici di Boscoreale
Gli scavi di Boscoreale hanno riportato alla luce una trentina di ville romane ricche di reperti storici. Ricordiamo il famoso Tesoro di Boscoreale, si tratta di numerosi pezzi di argenteria tra cui coppe, bicchieri, brocche e phialai tutti decorati, in parte conservato nel Museo del Louvre. Famosi i numerosi affreschi risalenti al 40-30 a.C e conservati nel Metropolitan Museum di New York, nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nel Louvre di Parigi.
Maggiori informazioni: scheda sugli Scavi Archeologici di Boscoreale.
Gli scavi archeologici di Stabia
Gli scavi di Sgabia hanno riportato alla luce una serie di ville dell’antica città di Stabiae. Le prime ricerche furono ordinate dal Re Carlo III di Spagna il quale chiese di ispezionare i cunicoli alla ricerca di oggetti preziosi da esporre nella Reggia di Portici. Questi scavi hanno restituito i resti di un borgo fortificato che all’epoca dei Romani veniva usato come luogo di villeggiatura. Sono state trovate ville ricche di suppellettili e pitture di inestimabile valore. Tra le pitture più celebri ricordiamo la “Flora” e la “Venditrice di Amorini” provenienti dalla Villa Arianna. I reperti di questi scavi sono custoditi nel Museo Archeologico di Napoli e nell’Antiquarium Stabiano.
Maggiori informazioni: scheda sugli scavi di Stabia.