Torna l’ora solare e l’appello per rimuoverla: 190 milioni sprecati
A poche ore dal ritorno all’ora solare è arrivato l’appello al governo ed è stata avviata una raccolta firme per un possibile referendum per il mantenimento dell’ora legale, che ha garantito un risparmio di 190 milioni
Stanotte bisognerà, come ogni ultimo sabato del mese di ottobre, spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora alle 3:00.
Dormiremo quindi un’ora in più con il ritorno dell’ora solare. In zona Cesarini però sono intervenuti la Sima (Società italiana di Medicina Ambientale) e il Consumerismo No Profit per lanciare un appello al governo affinché proroghi l’ora legale almeno fino al 30 novembre. Inoltre hanno già raccolto 265mila firme in vista di un possibile referendum per mantenerla tutto l’anno. I motivi sono legati sia al risparmio economico che a enormi benefici per l’ambiente.
I motivi per mantenere l’ora legale tutto l’anno
Quest’anno nei sette mesi dell’ora legale il risparmio per le famiglie è stato notevole: ben 190 milioni di euro. Inoltre le emissioni di anidride carbonica si sono ridotte di 200mila tonnellate circa. I dati resi pubblici da Terna, la società che si occupa di gestire la rete di trasmissione nazionale, dimostrano nel dettaglio i notevoli benefici avuti dal 27 marzo 2022, giorno in cui è entrata in vigore l’ora legale. Si è risparmiato il corrispondente del fabbisogno annuo di 150mila famiglie ovvero 420 milioni di chilowattora.
L’appello al governo della società Terna sul mantenimento dell’ora legale
In una nota la società Terna fa appello al governo di prorogare almeno di ulteriori quattro settimane l’ora legale:
“Chiediamo oggi alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di trovare il modo di congelare il passaggio all’ora solare previsto per domani 29 ottobre, dando così modo al gestore della rete elettrica di verificare sul campo il reale risparmio ottenibile in termini economici e ambientali“.
Inoltre la società con a capo Stefano Donnarumma ha illustrato anche i dati sul taglio dell’emissioni di CO2 di ben 200mila tonnellate. I benefici sarebbero quindi anche per la salute umana e del pianeta oltre che per per le tasche di tutti i cittadini.