Danni Terremoto a Napoli 13 marzo, quali sono. Elenco aggiornato

Nella notte del 13 marzo, alle 01:25, una scossa di magnitudo 4.4 ha colpito l’area dei Campi Flegrei, con epicentro tra Bagnoli e Pozzuoli. Il sisma, tra i più forti degli ultimi anni nella zona, ha causato danni a edifici, infrastrutture e numerosi disagi alla popolazione. Molti cittadini, spaventati, hanno trascorso la notte in strada o nelle proprie auto. Il Centro Coordinamento Soccorsi si è riunito in prefettura per monitorare la situazione, mentre i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile hanno avviato le verifiche di stabilità sugli edifici più colpiti.
Crolli e danni agli edifici
Uno degli episodi più gravi si è verificato a Pozzuoli, dove il crollo di un controsoffitto in un’abitazione ha ferito una persona, fortunatamente in maniera non grave. In diverse zone, tra cui Bagnoli, Bacoli e Napoli, si sono registrati crolli di calcinacci e danni a pareti interne di alcuni edifici. In particolare, il campanile della Chiesa di Sant’Anna a Bagnoli ha subito distacchi di intonaco e crepe che richiederanno ulteriori verifiche di stabilità.
Le squadre dei Vigili del Fuoco hanno effettuato già 40 verifiche di stabilità in tutta l’area flegrea, mentre altre 70 richieste di sopralluogo sono in attesa di essere completate. Numerosi cittadini hanno segnalato porte bloccate, crepe nei muri e mobili spostati all’interno delle abitazioni, sintomi di sollecitazioni strutturali che potrebbero richiedere interventi di messa in sicurezza.
Disagi e interventi sulla rete stradale e ferroviaria
A seguito del sisma, Anas ha effettuato controlli su ponti e viadotti nelle principali arterie stradali dell’area flegrea e della provincia di Napoli. Le verifiche hanno riguardato le statali 7 Quater, 686 di Quarto e 162dir, oltre alla statale 268 del Vesuvio e la statale 145 Sorrentina. Fortunatamente, non sono emerse anomalie strutturali.
Sul fronte ferroviario, la circolazione dei treni è stata sospesa in via precauzionale, causando ritardi fino a 90 minuti su tratte come Napoli-Roma Alta Velocità e Napoli-Salerno. Il servizio è stato ripristinato dopo le necessarie ispezioni alle infrastrutture. Anche le linee metropolitane hanno subito rallentamenti e verifiche tecniche, con particolare attenzione alla tratta tra Pozzuoli e Gianturco.
Scuole chiuse e aree di accoglienza
Le autorità locali hanno disposto la chiusura delle scuole a Pozzuoli e Bagnoli, per consentire le verifiche di sicurezza sugli edifici scolastici. Il sindaco di Bacoli ha invece confermato che le scuole del comune rimarranno aperte, poiché non sono stati riscontrati danni strutturali significativi.
Per far fronte all’emergenza, il Comune di Napoli ha attivato due aree di attesa per la popolazione in viale della Liberazione e piazzale Ippodromo, oltre a un’area di accoglienza presso la sede della Municipalità 10 in via Acate. Il Centro Operativo Comunale è stato immediatamente attivato per coordinare le operazioni di soccorso e assistenza.
Un fenomeno collegato al bradisismo
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il terremoto è stato causato dal sollevamento del suolo, fenomeno tipico dell’area flegrea. La velocità di sollevamento è recentemente triplicata, passando da 1 a 3 cm al mese, aumentando la pressione nelle profondità del suolo e generando eventi sismici. Gli esperti dell’INGV stanno monitorando attentamente la situazione, anche se al momento non ci sono segnali di attività magmatica superficiale che potrebbero indicare un’eruzione imminente.
L’evento principale delle 01:25 è stato seguito da sei scosse minori, la più forte delle quali ha avuto una magnitudo di 1.6. Lo sciame sismico è ancora in corso e gli esperti non escludono ulteriori eventi nei prossimi giorni.
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