Avetrana, Qui non è Hollywood. Perché ha cambiato titolo

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La serie tv ispirata al tragico caso di Sarah Scazzi, inizialmente intitolata Avetrana – Qui non è Hollywood, ha recentemente cambiato nome a causa di interventi legali e pressioni istituzionali. Con il nuovo titolo, Qui non è Hollywood, la serie diretta da Pippo Mezzapesa e prodotta da Groenlandia per Disney+ cerca di raccontare la vicenda senza sensazionalismo, in modo rispettoso e distante dall’immagine di Avetrana.

Perché la serie su Avetrana ha cambiato titolo?

La serie tv che racconta il caso di Sarah Scazzi, inizialmente intitolata Avetrana – Qui non è Hollywood, ha subito un cambio di nome a seguito di interventi legali e pressioni istituzionali.

Il nuovo titolo, Qui non è Hollywood, si ispira a una frase simbolica apparsa in un cartello ad Avetrana poco dopo il caso, e vuole rappresentare la distanza tra la tranquilla realtà provinciale e la spettacolarizzazione dei media. Il cambio, però, non è avvenuto per sole ragioni creative. Il comune di Avetrana ha giocato un ruolo centrale nella richiesta di modifica, sostenendo che l’uso del nome della città contribuisse a mantenere vivi pregiudizi e associazioni negative legate alla tragedia.

Le motivazioni legali dietro il cambio di titolo

Il cambio di titolo è stato accelerato da un provvedimento del Tribunale di Taranto. Dopo la presentazione della serie alla Festa del Cinema di Roma, il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, ha presentato un ricorso d’urgenza al tribunale, richiedendo la sospensione della messa in onda fino a che il titolo non fosse cambiato. Secondo Iazzi, associare direttamente il nome di Avetrana alla serie avrebbe perpetuato una visione distorta e morbosa della comunità, che dal 2010 cerca di superare le conseguenze di una tragedia divenuta famosa in tutta Italia. Il giudice ha accolto il ricorso, sospendendo temporaneamente la serie e imponendo una modifica nel titolo.

In un comunicato congiunto, Groenlandia e Disney+ hanno informato che il titolo sarebbe stato cambiato in Qui non è Hollywood per rispetto della sentenza, consentendo così la distribuzione a partire dal 30 ottobre.

Il significato simbolico del nuovo titolo “Qui non è Hollywood”

La scelta del nuovo titolo non è casuale. La frase Qui non è Hollywood apparve ad Avetrana nei giorni successivi al caso, come reazione all’enorme attenzione mediatica che travolse la cittadina. Per i residenti, quella scritta rappresentava la volontà di difendersi dal “circo” mediatico e dalla spettacolarizzazione del caso di Sarah Scazzi. Optando per questo titolo, gli autori e la produzione hanno voluto rappresentare la tensione tra il dramma umano e la narrazione pubblica, allontanando il racconto da uno stile sensazionalistico per avvicinarsi invece a una visione più autentica e rispettosa della realtà.

Pippo Mezzapesa, regista della serie, ha dichiarato che l’obiettivo è sempre stato quello di narrare la storia senza alimentare curiosità morbose, ma evidenziando invece la complessità umana dietro i fatti. La frase Qui non è Hollywood richiama quindi l’essenza provinciale e autentica della vicenda, contrapponendola ai toni sensazionalistici spesso attribuiti dai media.

Le reazioni e il dibattito sulla rappresentazione della cronaca nei media

Il cambio di titolo ha aperto un dibattito sulla rappresentazione della cronaca nera in televisione e sul diritto delle comunità di proteggere la propria immagine. Matteo Rovere, produttore della serie, ha difeso la libertà di espressione artistica e il diritto dei creatori di raccontare la realtà, ricordando che la Costituzione italiana tutela la libertà espressiva. Secondo Rovere, le serie tv e il cinema hanno il compito di suscitare riflessione, anche su temi complessi, pur senza lo scopo di riscrivere la realtà o di “giudicare”.

Le dichiarazioni del produttore hanno sollevato interesse e riflessioni tra il pubblico e gli addetti ai lavori. Molti sostengono che una rappresentazione obiettiva e rispettosa della realtà sia necessaria per evitare di alimentare ulteriormente i traumi delle comunità coinvolte. Il titolo Qui non è Hollywood emerge così come un compromesso tra la volontà degli autori di raccontare i fatti e il diritto della comunità di Avetrana di essere trattata con rispetto.

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