Perché Alex Schwazer è stato squalificato?

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L’avrete certamente visto di recente al Grande Fratello, Alex Schwazer, marciatore di alto calibro, si avvicinava una fase cruciale della sua carriera: con le Olimpiadi di Parigi 2024 nel mirino, tutto dipendeva dall’esito del verdetto della WADA.

Ma tutto è cambiato quando l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha preso una decisione che ha scosso il mondo dello sport: squalificato per otto anni.

La sentenza della WADA: squalifica di 8 anni, addio alla carriera di Schwazer

La WADA ha confermato la squalifica di otto anni a Schwazer, una decisione che ha messo un punto fermo sulla sua partecipazione alle Olimpiadi e, probabilmente, sulla sua carriera. Il verdetto, nella serata del 16 Novembre, proprio mentre l’atleta era nella casa del Grande Fratello, ha decisamente segnato un momento di svolta nella vita dell’atleta, ponendo fine alle sue ambizioni olimpiche.

Perché è stato squalificato? Cosa è successo? Il documentario Netflix

La squalifica di Schwazer trae origine dal 2016, quando è risultato positivo al testosterone. Questa vicenda intricata è diventata oggetto anche di un documentario Netflix, che esplora i dettagli e le complessità di uno dei casi più controversi dello sport italiano.

Alex Schwazer era stato squalificato già due volte per doping.

La prima squalifica, di quattro anni, risale al 2012, quando fu trovato positivo al doping durante i Giochi Olimpici di Londra. Schwazer, che all’epoca era campione olimpico in carica della 50 km di marcia, fu costretto a restituire la medaglia d’oro e fu squalificato per quattro anni.

La seconda squalifica, di sette anni, risale al 2019, quando fu trovato positivo al doping per la seconda volta. Schwazer, che in quel momento era ancora in fase di rientro dall’ultima squalifica, fu nuovamente costretto a restituire la medaglia d’oro che aveva vinto ai Mondiali di Doha 2019.

Ora, la WADA ha confermato quest’ultima squalifica portando in tutto a 8 gli anni di stop della carriera dell’atleta. Schwazer ha sempre sostenuto di essere stato vittima di una macchinazione, ma le prove contro di lui sono state ritenute schiaccianti dalle autorità antidoping.

La tesi del complotto secondo Alex Schwazer

La tesi del complotto nel caso di Alex Schwazer si concentra sull’idea che sia stato deliberatamente coinvolto in uno schema di doping nonostante i suoi tentativi di competere pulito.

Questo complotto sembra essere stato orchestrato per screditarlo e per escluderlo dal mondo dell’atletica.

Ecco i principali elementi che supportano questa tesi secondo l’atleta:

  1. Prove manipolate e irregolarità nel campioni: Vi sono accuse di irregolarità nel processo di test antidoping, inclusa la manipolazione di campioni e la violazione delle procedure standard. Queste azioni potrebbero essere state intraprese per assicurare un esito positivo del test, nonostante Schwazer avesse negato l’uso di sostanze vietate.
  2. Coinvolgimento di alte autorità sportive: La storia suggerisce che alcune figure di spicco nell’atletica, incluse autorità sportive e funzionari di controllo antidoping, potrebbero essere state coinvolte nel complotto, forse per proteggere altri atleti o per motivi politici interni allo sport.
  3. Ritrattazioni e testimonianze dubbie: Vi sono stati casi di testimonianze e prove che sono state successivamente ritrattate o messe in dubbio, aggiungendo credibilità all’idea che il caso di Schwazer fosse più complesso di un semplice episodio di doping.
  4. Contesto di corruzione nell’Atletica: Il contesto più ampio dell’atletica a quel tempo includeva vari scandali di doping e corruzione, suggerendo un ambiente in cui un complotto del genere poteva verosimilmente accadere.
  5. L’impatto sulla carriera di Schwazer: La carriera e la reputazione di Schwazer sono state gravemente danneggiate da queste accuse, nonostante la sua ferma negazione dell’uso di sostanze vietate e il suo impegno a competere onestamente.
  6. Supporto del suo allenatore: Schwazer ha ricevuto un sostegno significativo dal suo allenatore, Sandro Donati, noto per la sua lotta contro il doping, che ha anche suggerito la possibilità di un complotto.

Gli allenamenti all’interno della casa del Grande Fratello

Nonostante l’inaspettato intoppo, Schwazer ha mostrato una grinta inarrestabile all’interno della Casa del Grande Fratello. Ha trasformato ogni angolo in un’area di allenamento, dimostrando un impegno straordinario e una resilienza che ha impressionato tutti.

Dopo l’annuncio della WADA, Schwazer ha manifestato una forza d’animo notevole. La sua reazione, serena ma decisa, ha rivelato il carattere di un vero campione, capace di affrontare le avversità con dignità e coraggio.

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