Che tempo Che fa, la prima letterina di Luciana Littizzetto (Video)
Luciana Littizzetto inaugura una nuova era nella ventunesima edizione di “Che tempo che fa“, questa volta trasmessa dal canale Nove. Dopo anni di programmazione su Rai, la trasmissione guidata da Fabio Fazio si trasferisce, segnando un momento cruciale nella sua storia. Littizzetto prende l’opportunità per presentare i temi che intende affrontare nel corso della stagione, tra cui politica, socialità e questioni di rilevanza nazionale.
Sappi che parlerò di Meloni e dell’opposizione che la combatte ogni giorno, ma oltre che di Salvini parlerò anche della Schlein…e del suo fantastico modo di esprimersi che certamente avvicinerà al partito democratico i ceti più semplici e proletari. Parlerò di Crosetto e di Pichetto, di Sangiuliano e dei libri che non ha letto. Parlerò di Piantedosi che ama i migranti ma a piccole dosi, e anche di Giorgetti che toglie le tasse ai grandi e le lascia ai piccoletti
Luciana Littizzetto
La critica al CNEL
Non manca un tocco di polemica nei commenti di Littizzetto, che non esita a definire il CNEL e la sua efficacia nel determinare un salario minimo dignitoso come uno dei “grandi misteri di questo pianeta“. L’artista, famosa per il suo linguaggio schietto, annuncia che il suo stile rimarrà invariato, promettendo parolacce e “vaffa” durante i suoi interventi, malgrado lo sconforto di Fazio.
“Parlerò del salario minimo, che sarebbe il minimo per vivere dignitosamente, e invece non serve a niente secondo il CNEL…”
Questioni sociali e guerre
Luciana Littizzetto sottolinea anche che non si limiterà a questioni leggere, ma toccherà temi più gravi come i femminicidi e i morti sul lavoro, che continuano a segnare la società italiana. La comica promette una narrazione equilibrata tra argomenti che fanno ridere e quelli che toccano la coscienza pubblica.
“Parlerò di cose che fanno ridere, perché è il mio mestiere. Ma parlerò anche di cose che fanno male, perché è il mio mestiere anche quello. Parlerò di femminicidi, perché dall’inizio dell’anno sono già state uccise 90 donne di cui 75 in famiglia e possiamo cambiare rete ma non smettere di denunciare questo orrore.”
Accoglienza da parte di Nove
Littizzetto chiude il suo intervento con un messaggio direttamente rivolto al nuovo canale che ospita la trasmissione, chiedendo di essere “la parentesi minchiona della settimana” e invitando il canale Nove a diventare il suo “cofanetto” e “portagioie”.
“E tu, Nove, accoglimi, fatti capanna. Fatti guscio, cofanetto, scrigno e portagioie. Sii la mia ostrica, e io sarò la tua pirla,” conclude.