Pensati libera: Chiara Ferragni sbaglia l’autore della frase!
Chiara Ferragni si è presentata a Sanremo con un abito molto significativo, il primo di una lunga serie in realtà. Sul vestito del debutto era presente la scritta “Pensati Libera” e così come tutti gli altri sul suo profilo social è automaticamente stato postato un post con la spiegazione dell’abito che, a quanto pare, rappresenta a tutti gli effetti un mezzo di comunicazione.
L’influencer, però, sembra aver sbagliato l’origine della frase che non dovrebbe essere, a quanto dicono le ultime affermazioni, creata da Claire Fontaine come affermava nel suo post social la Ferragni.
Pensati Libera prende vita Genova da Cicatrici Nere
La scritta “pensati libera” è incisa su un fregio nel centro storico di Genova, all’incrocio tra via di Fossatello e via San Luca. Chiara Ferragni l’ha portata sul palco durante la prima serata del Festival di Sanremo come parte dell’abito che indossava.
“Queste parole semplici ma potenti vengono da un’opera di Claire Fontaine” ha scritto Chiara Ferragni sulla sua pagina Instagram “speriamo che possano ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo imposto loro dalla società”.
L’opera, però, non è di Claire Fontaine. Il duo artistico ha semplicemente “trovato la frase su un muro dopo una marcia femminista a Genova”, come hanno scritto su Instagram (@foreignerseverywhere).
Gli autentici creatori della frase sono, in realtà, un collettivo artistico di tatuatori noti sui social come @cicatrici.nere e che operano tra Italia, Spagna, Amsterdam e Berlino. Come hanno subito precisato dalla pagina Instagram genovese perle_dei_caruggi e come hanno dichiarato con un post su Instagram, questo gruppo è il vero autore della frase.
Gli autori spiegano: “Pensati libera non è uno slogan, non è un prodotto, non è un post, non è una moda, non è un manifesto, non è di proprietà di qualcuno, non è per vendere, non è mercificare un’idea”.
“Pensati libera è un atto di volontà per liberare le persone dalla vita superficiale, veloce e opprimente della modernità”. (Il testo completo può essere letto sulla pagina Instagram degli autori).