Teatro Tram di Napoli, in scena lo spettacolo Jamais Vu del Collettivo Lunazione
Debutta al Teatro Tram di Porta’Alba lo spettacolo Jamais Vu, una divertente commedia sull’amnesia che colpisce un’improbabile banda di rapinatori.
Sul palcoscenico del Teatro Tram di Napoli, situato a Port’Alba, debutterà dal 4 al 6 maggio 2018, Jamais Vu, uno spettacolo surreale e drammatico prodotto dal Collettivo Lunazione in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival. Questa originale pièce teatrale, scritta e diretta da Eduardo Di Pietro, fu già presentata in anteprima al Fringe del Napoli Teatro Festival Italia 2015. In scena gli attori Eduardo Di Pietro, Giulia Esposito, Vincenzo Liguori, Gennaro Monforte e Laura Pagliara.
Jamais Vu è un’espressione il cui significato è opposto a quello di Deja Vu, e sta a indicare una dimenticanza, un’amnesia, quella che colpisce una banda di rapinatori che si riunisce dopo aver tentato una rocambolesca rapina alla Banca Nazionale.
Protagonisti della vicenda una ricercatrice in rovina, un imprenditore fallito, un ex operaio e sua moglie, che si improvvisano rapinatori ma si trovano costretti ad affrontare un imprevisto, un incidente che ha rovinato i loro piani e a causa del quale ognuno di loro denuncia una parziale amnesia. Tutti hanno perduto frammenti di memoria e, di conseguenza, nessuno ricorda dove siano finiti i soldi della refurtiva.
Nel corso della pièce si susseguono situazioni paradossali, si mescolano parziali narrazioni e ricordi frammentati, immaginazione e mezze verità, con l’obiettivo di scovare il colpevole e il denaro rubato.
Lo spettacolo, come ha affermato il drammaturgo, regista e attore di Jamais Vu Eduardo Di Pietro, coglie l’occasione per indagare alcuni meccanismi inconsapevoli messi in atto dalla nostra mente: «L’irreale è presente e influenza, muta e determina le nostre esistenze in misura maggiore di ciò che solitamente pensiamo. Anche il nostro passato si comporta allo stesso modo: ci orientiamo giorno per giorno sovrapponendo sogno e memoria, ciò che si è stati (ricordiamo di essere stati) e ciò che ci piacerebbe divenire».