Some Girl(s) di Neil LaBute al Piccolo Bellini, viaggio nel passato sentimentale di un adultescente [Recensione spettacolo]
Guy decide di incontrare le sue ex fidanzate prima di convolare a nozze per risolvere gli errori del passato. Come andrà a finire?
Chi di noi non ha mai immaginato di rincontrare i partner del proprio passato sentimentale per scoprire in cosa si è sbagliato? O per scusarsi per gli errori commessi? Insomma per pulirsi la coscienza e tornare a vivere con un peso in meno sul cuore?
E’ quello che sceglie di fare Guy, il protagonista di Some Girl(s), commedia brillante e coinvolgente scritta dal drammaturgo statunitense Neil LaBute nel 2005 che ha raggiunto un immediato successo diventando anche uno spettacolo off-Broadway ed un lungometraggio cinematografico.
Guy è un ragazzo che sta per sposarsi e che, prima di affrontare questo traguardo, intende fare un viaggio a ritroso nella sua vita sentimentale incontrando alcune sue ex fidanzate, per mettere a posto “il casino che ha combinato nella sua vita sentimentale lungo la strada verso la propria maturità”. Ecco quindi alternarsi, sulla scena minimalista messa a punto da Marcello Cotugno nella versione teatrale di Some Girl(s) allestita al Piccolo Bellini di Napoli con Gabriele Russo nel ruolo del protagonista, quattro donne tutte diverse ma accomunate da un’unica caratteristica: il loro cuore è ancora spezzato da Guy.
Dalla timida ed insicura Sam, il suo primo amore del liceo, alla seducente ma fragile Tyler, dalla matura ma vendicativa Lindsay all’emancipata ed intelligente Bobbi, il suo ultimo grande amore, l'”adultescente” protagonista della commedia di LaBute decide di rivederle tutte un’ultima volta, attraversando gli Stati Uniti e scegliendo, per ognuna di loro, una stanza d’albergo che sembra essere sempre la stessa ma che, grazie ad un sapiente utilizzo di luci e scenografia, riesce a trasmettere allo spettatore l’atmosfera e lo spirito di ciascun incontro.
Il pubblico ride alle battute ironiche ed argute dei personaggi in scena, ai battibecchi ed ai dialoghi intrisi di umorismo ma anche di sarcasmo e desiderio di rivalsa (soprattutto da parte delle “ex”) e finisce con il riconoscersi in quasi tutte le situazioni sentimentali che Guy e Sam, Guy e Tyler, Guy e Lindsay, Guy e Bobbi, hanno attraversato e si sono lasciati alle spalle, e nelle loro schermaglie amorose che ancora lasciano intravedere ed avvertire la presenza di affetto misto al desiderio di “farla pagare” all’uomo-bambino Guy.
Soltanto alla fine si comprenderà la vera natura di Guy, un ragazzo che non riesce ad affrontare l’età adulta perché troppo animato dalla sua ambizione di diventare un famoso scrittore, colpito da un’assurda e paradossale vanità che non gli consente di confrontarsi con sincerità con nessuno dei suoi amori del passato e che sarà quindi condannato a vivere per sempre nella sua insoddisfazione.
Un figlio della nostra instabile contemporaneità, che riusciamo a conoscere a fondo ma non riusciamo a condannare, perché è talmente credibile, nella sua goffa unicità, da contenere un pezzetto di ognuno di noi.
Inevitabilmente la commedia “esce fuori” dal teatro e porta gli spettatori a riflettere ed a riconoscersi in Guy, e ad assistere, stimolati dalla curiosità, al quarto episodio di Some Girl(s) dove si conoscerà Reggie, la quinta donna “assente” dalla scena teatrale ma presente in un extra online.
Some Girl(s) sarà in scena al Piccolo Bellini di Napoli fino al 28 dicembre 2014. Per info su orari e prezzi dei biglietti consultare l’articolo dedicato su Napolike.
Foto | VIA