Sogno di una Notte Incantata di Peppe Barra al Delle Palme, rivisitazione magica del Pentamerone di Basile [Recensione]
Peppe Barra ci trasporta nel mondo fantastico ed onirico del Pentamerone di Basile, interpretando magistralmente il capolavoro barocco del seicento
“Era na vota, a lo paese di Arzano, na bona femmena, la quale ogne anno scarrecava no figlio mascolo; tanto che erano arrivati a sette, che vedive na scerenga de lo dio Pan a sette canne, una chiù granne dell’autra…”
È questo l’incipit della fiaba scelta da Peppe Barra per condurci nell’onirico mondo del Pentamerone di Basile, in un viaggio incantato contornato da creature fatate e vicende improbabili.
L’artista napoletano ha debuttato ieri 12 febbraio al Teatro Delle Palme di Napoli con la piéce “Sogno di una Notte Incantata”, una sua libera interpretazione de Lo Cunto de li Cunti (più noto proprio come Pentamerone) di Giambattista Basile, utilizzando come fil rouge della narrazione “I sette palombelli”.
La fiaba è la preferita da Peppe Barra ed è stato il pretesto per farci conoscere parte dell’universo fantastico ricreato da Basile nel seicento, ricco di personaggi al limite dell’assurdo, magici, colorati ed infusi di napoletanità. Quella napoletanità che ha contribuito a rendere la sua opera un capolavoro barocco ed uno dei punti di riferimento della letteratura locale ed internazionale.
Con il supporto di un lavoro di traduzione dal dialetto originale dell’epoca ad un napoletano più moderno e comprensibile, Barra fa suo il racconto, reinterpretandolo e rivisitandolo in maniera originale, lasciando però inalterati alcuni termini di quel vernacolo seicentesco capaci da soli di trasmettere giochi letterari altrimenti impossibili da ricreare.
Lo spunto della narrazione è la storia di Gianna, l’ultima nata di otto figli, che decide di andare alla ricerca dei suoi sette perduti fratelli. I sette palombelli avevano deciso anni addietro di lasciare la casa e abbandonare la madre, credendo che quest’ultima stesse per partorire un altro maschio e non la femmina che loro desideravano. L’avventura di Gianna sarà solo un pretesto per l’artista per raccontarci altre due delle favole del Pentamerone, facendoci conoscere l’ingenuo e stupido Vardiello e la magica papera che porta fortuna a chi la possiede.
Il tocco personale di Barra lo ritroviamo durante tutta la messinscena: l’artista non fa altro che divertire ed affascinare il suo pubblico alternando, alla narrazione classica delle favole, canti popolari, proverbi, poesie, supportato sul palco da una banda di quattro musicisti, bravissimi a sottolineare ogni passaggio della recitazione.
La scenografia e l’attrice Teresa del Vecchio hanno reso il tutto ancora più originale e coinvolgente. Con l’ausilio di uno sfondo virtuale che ricreava, con video ed animazioni, l’ambiente in cui si svolgeva la storia e grazie alla recitazione della simpatica e brillante Del Vecchio, interprete sia di Gianna che di Vardiello, l’opera ha davvero raggiunto un alto grado di personalizzazione.
Sogno di una Notte Incantata si è così arricchito ulteriormente, lasciando sì inalterato il potere comunicativo ed onirico del capolavoro barocco di Basile, ma evolvendosi grazie alla maestria di un grande artista come è Peppe Barra.
Lo spettacolo sarà in scena al Delle Palme fino al 22 febbraio. Per tutte le info sugli orari e i prezzi dei biglietti, consultate il nostro articolo dedicato.