Sogno di una notte d'estate in scena al Teatro Il Primo [Recensione]
La compagnia Accademia Vesuviana di Teatro porta in scena al Teatro il Primo dal 2 al 5 maggio una piacevole rivisitazione di una delle commedie shakespeariane più magiche e visionarie: Sogno di una notte di mezza estate.
Il palcoscenico del piccolo teatro dei Colli Aminei si trasforma inizialmente, con pochi oggetti scenici, nel regno del duca di Atene Teseo prossimo alle nozze con Ippolita, la regina delle Amazzoni. A questa storia si intrecciano altre quattro storie, che trovano il loro culmine in un bosco incantato, dove tra prodigi ed incantesimi si celebra l’amore, l’amicizia e la passione per l’arte del teatro.
La vicenda si snoda, rispettando la trama originale, attraverso le schermaglie amorose tra quattro giovani ateniesi: Lisandro ama Ermia che, obbligata dal padre, deve sposare Demetrio, che innamorato di Ermia ma a sua volta amato alla follia da Elena, amica di Ermia sin dall’infanzia.
Ermia e Lisandro, durante la notte, fuggono nel bosco, dove è in corso uno scontro di potere tra Oberon, re degli elfi, e Titania, regina delle fate. Ad innescare l’azione e la magia è Puck, servo di Oberon, che spreme un fiore magico sugli occhi di Titania e dei giovani ateniesi per fare in modo che si innamorino della prima persona che, al loro risveglio, compare davanti ai loro occhi.
Intanto una compagnia teatrale di dilettanti composta da artigiani irrompe più volte in scena per provare le parti che reciteranno alle nozze di Teseo ed Ippolita. Il tipico “innesto metateatrale” shakespeariano è reso qui ancora più divertente dall’adattamento di Gianmarco Cesario e dal regista Gianni Sallustio che fanno parlare gli attori in un colorito dialetto napoletano, accentuando le differenze tra il popolo e la nobiltà dei principi. Ed ecco che Nick Bottom il tessitore, uno dei personaggi più comici delle commedie di Shakespeare, diventa “Cap e Chiuov”, accompagnato da un “chianchiere” un giocattolaio ed un’improbabile sarta che si improvvisa regista di questa esilarante compagnia teatrale alle primissime armi.
Una commedia che merita gli applausi, dal momento che affrontare Shakespeare non è mai facile, e ancora di più Sogno di una notte di mezza estate, il cui senso è quello di trasmettere e rappresentare le illusioni e le delusioni degli uomini, i loro capricci e desideri, le debolezze e le follie causate dall’amore, ma soprattutto “quanto sono sciocchi questi mortali”.
Prezzo biglietti: dai 10 euro