Significato Tu si na cosa grande di Gaetano pesce a Piazza Municipio
Inaugurata il 9 ottobre 2024 a Piazza Municipio, l’ultima installazione dell’artista Gaetano Pesce ha subito attirato l’attenzione per la sua forma singolare, generando dibattiti e commenti ironici. L’opera, intitolata “Tu si ‘na cosa grande”, rappresenta un omaggio alla città di Napoli e alla sua tradizione culturale, attraverso una stilizzazione di Pulcinella. Il significato dell’opera, al di là della sua forma provocatoria, risiede nella celebrazione dell’identità napoletana e nel profondo legame tra l’artista e la città.
L’opera di Gaetano Pesce
Gaetano Pesce, nonostante fosse nato a La Spezia, ha sempre nutrito un profondo legame con Napoli, rafforzato dalle sue origini familiari nella Penisola Sorrentina. L’opera “Tu si ‘na cosa grande” è un tributo al celebre brano di Domenico Modugno, evocando affetto e ammirazione per la città. L’inaugurazione è stata accompagnata da una performance musicale: un’orchestra composta da giovani donne ha eseguito il Bolero di Ravel, una scelta che riflette la visione di Pesce sul potenziale rigenerativo dell’energia femminile.
Durante la performance, il tradizionale abito bianco di Pulcinella è stato sostituito da un costume colorato e femminile, disegnato dallo stesso Pesce. Il gesto simbolico rappresenta la trasformazione e la vitalità di Napoli, evidenziando la necessità di liberare le energie creative intrappolate. L’opera rappresenta, quindi, non solo un omaggio alla città, ma anche un invito a riscoprire e liberare la propria vitalità artistica e culturale.
Perché la scelta di una forma fallica
La forma fallica dell’opera è stata una scelta deliberata da parte di Gaetano Pesce per suscitare una reazione forte e provocatoria. L’artista ha voluto rompere le convenzioni e sfidare il pubblico, spingendolo a riflettere sulla potenza creativa e sull’energia rigenerativa di Napoli. Il simbolo fallico rappresenta la fertilità culturale e la capacità della città di rinascere continuamente, in linea con la poetica di Pesce che celebra l’imperfezione e la trasformazione. Attraverso questa forma, l’opera intende comunicare la forza vitale della città, la sua inesauribile capacità di reinventarsi e la volontà di sfidare continuamente le convenzioni artistiche e sociali.
Il significato dell’opera “Tu si ‘na cosa grande”
L’installazione “Tu si ‘na cosa grande” è una rappresentazione stilizzata di Pulcinella, la celebre maschera della tradizione napoletana.
La figura, alta dodici metri, è accompagnata da due cuori rossi trafitti da una freccia, che simboleggiano l’amore e la passione per la città di Napoli. La forma dell’opera, percepita da molti come fallica, ha scatenato l’ironia dei napoletani, ma in realtà rappresenta un omaggio di Pesce alla città e alla sua vitalità creativa. L’aspetto fallico dell’opera è stato una scelta consapevole da parte dell’artista per stimolare una riflessione sulla provocazione e la rottura delle convenzioni.
Pesce ha sempre sfidato i limiti delle forme tradizionali, e in questo caso ha voluto rappresentare la potenza creativa, l’energia vitale e la fertilità culturale di Napoli. Il simbolismo fallico, quindi, non è fine a se stesso, ma si inserisce nel contesto di una città che ha sempre dimostrato una straordinaria capacità di rinascita e rigenerazione.
Perché hanno scelto Pulcinella
La scelta di rappresentare Pulcinella come figura centrale dell’opera non è casuale. Pulcinella è una delle maschere più iconiche della cultura napoletana, simbolo di ironia, resistenza e vivacità. Gaetano Pesce ha voluto celebrare gli aspetti della cultura partenopea, utilizzando una stilizzazione che, pur provocatoria, richiama l’energia vitale della città. I due cuori rossi trafitti rappresentano l’amore indissolubile che Napoli ispira, mentre la forma singolare dell’opera sfida le convenzioni e invita a una lettura più profonda e simbolica del messaggio artistico.
L’opera, infatti, vuole essere un richiamo alla bellezza imperfetta e alla capacità di Napoli di reinventarsi continuamente. La forma fallica è stata voluta per evocare la potenza creativa e la capacità di fertilità, non solo in senso biologico ma anche culturale e artistico, evidenziando come Napoli sia una città capace di generare continuamente nuove energie.
Dibattiti e significato dell’opera
L’opera ha sostituito la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto in Piazza Municipio e, nonostante l’ironia diffusa tra i cittadini e sui social, il suo significato è profondo. Il sindaco Manfredi ha sottolineato come l’opera rappresenti il rapporto tra Pulcinella e il cuore dei napoletani, un legame vivo e intenso. Gaetano Pesce, attraverso “Tu si ‘na cosa grande”, ha voluto regalare a Napoli un simbolo di memoria, sentimento e identità, un artefatto che celebra la città in tutta la sua complessità e bellezza.
La forma volutamente provocatoria dell’opera ha suscitato dibattiti, ma il messaggio principale di Pesce è proprio quello di scuotere e stimolare una riflessione, rompendo le convenzioni artistiche e sociali. La scultura diventa così un catalizzatore di discussioni, un mezzo per esplorare l’identità napoletana e per evidenziare la straordinaria capacità di Napoli di affrontare e superare le sfide con energia e vitalità.