Sciopero Trasporti 13 dicembre: treni, mezzi sospesi e come chiedere i rimborsi

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Un nuovo sciopero generale del settore dei trasporti è previsto per il 13 dicembre, mettendo a rischio spostamenti su treni, metro, bus, taxi e trasporti marittimi. La protesta, proclamata dai sindacati Usb, Fi-Si e Usb Lavoro Privato, denuncia condizioni lavorative insostenibili e salari insufficienti rispetto al costo della vita. Nonostante l’agitazione non coinvolga il settore aereo, sono previsti disagi significativi in tutto il Paese.

Attenzione: il TAR del Lazio ha annullato la precettazione del Ministro Salvini, quindi lo sciopero torna ad essere di 24 ore dalle 21:00 di Giovedì 12 alle 21:00 di Venerdì 13.

Vediamo nel dettaglio le categorie coinvolte, gli orari e le modalità dello sciopero, oltre alle misure di rimborso e alle reazioni politiche.

>> Informazioni e orari sullo sciopero dei trasporti EAV a Napoli
>> Informazioni e orari sullo sciopero dei trasporti ANM a Napoli
>> La Metropolitana Linea 2 a Napoli essendo gestita da Trenitalia segue gli orari di sciopero dei treni regionali qui sotto citati

I trasporti coinvolti nello sciopero del 13 dicembre

Lo sciopero del 13 dicembre interesserà:

  • Treni nazionali e regionali.
  • Trasporto pubblico locale: metro, bus e tram.
  • Trasporti marittimi, con l’adesione dei lavoratori portuali.
  • Taxi, anche se l’adesione potrebbe variare.

Il trasporto aereo, invece, non sarà coinvolto in questa occasione ma sciopererà separatamente il 15 dicembre.

I sindacati promotori, tra cui Usb, Fi-Si e Usb Lavoro Privato, hanno sottolineato i motivi dell’agitazione: salari bloccati da decenni, turni massacranti e precarietà diffusa, aggravata dall’uso crescente di appalti. Al centro della protesta vi sono anche i temi della salute e sicurezza sul lavoro e dei contratti nazionali giudicati insoddisfacenti.

Quali sono gli orari dello sciopero del 13 Dicembre 2024

Gli orari dello sciopero del 13 dicembre variano a seconda del settore coinvolto.
Ecco i dettagli finora disponibili:

  • Treni nazionali: lo stop è programmato dalle 21:00 di giovedì 12 dicembre fino alle 21:00 di venerdì 13 dicembre
  • Trasporto pubblico locale (metro, bus e tram): le modalità e gli orari varieranno da città a città, con fasce di garanzia previste per limitare i disagi.
    Milano: Servizi ATM (autobus, tram e metropolitane) a rischio dalle 9:00
    • Roma: Possibili interruzioni sulla rete ATAC dalle 9:00
    • Torino: Servizi GTT (urbano-suburbano, metropolitana) garantiti nelle fasce 6:00-9:00 e 12:00-15:00.
    • Napoli: Servizi ANM (tram, bus, filobus) con partenze garantite dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00.
  • Trasporti marittimi: i lavoratori incroceranno le braccia dalle 00:01 alle 23:59 di venerdì 13 dicembre.
  • Taxi: l’adesione dei conducenti è prevista per l’intera giornata, ma potrebbe variare tra le diverse località.

Le informazioni dettagliate sugli orari e le modalità delle fasce garantite saranno disponibili sui siti ufficiali delle rispettive aziende di trasporto.

Le fasce di garanzia e quali sono i treni garantiti durante lo sciopero

Nonostante lo sciopero, alcuni treni saranno garantiti per ridurre i disagi ai viaggiatori.

Ecco cosa sapere:

  • I treni a lunga percorrenza garantiti sono consultabili sul sito ufficiale delle Ferrovie dello Stato. Questi servizi essenziali comprendono treni che coprono tratte nazionali e collegamenti fondamentali.
  • Per il trasporto regionale e la Metropolitana Linea 2 di Napoli (gestita da Trenitalia), sono sempre garantite le corse nelle fasce orarie di maggiore frequentazione, ovvero:
    • Dalle 6:00 alle 9:00.
    • Dalle 18:00 alle 21:00
  • I treni che si trovano in viaggio al momento dell’inizio dello sciopero raggiungeranno la destinazione finale, purché entro un’ora dall’inizio dello stop. Superato tale limite, i convogli potrebbero fermarsi nelle stazioni precedenti.

È sempre consigliato verificare in anticipo lo stato del proprio treno utilizzando i canali ufficiali di Trenitalia o Italo.

Come richiedere i rimborsi ed effettuare le riprogrammazioni

In caso di ritardi o cancellazioni causati dallo sciopero, i viaggiatori hanno diritto a rimborsi o a riprogrammare il proprio viaggio.

Ecco come funzionano le procedure:

  • Rimborsi per rinuncia al viaggio:
    • Per i treni Intercity e Frecce, è possibile richiedere il rimborso fino all’ora di partenza prevista del treno prenotato.
    • Per i treni Regionali, il rimborso può essere richiesto entro le 24:00 del giorno precedente lo sciopero.
  • Riprogrammazione del viaggio:
    • I viaggiatori possono optare per una riprogrammazione su un treno alternativo con condizioni di trasporto simili, in base alla disponibilità dei posti, qualora il loro treno sia coinvolto in un’azione di sciopero.
  • Modalità di richiesta del rimborso:
    • Tramite il webform ufficiale disponibile sul sito di Trenitalia, per biglietti ticketless.
    • Presso le biglietterie.
    • Contattando il Call Center per biglietti acquistati online, tramite app o direttamente al telefono ai numeri 892021 per Trenitalia e 892020 per Italo

La reazione del mondo della politica

Lo sciopero del 13 dicembre ha generato forti reazioni da parte del Governo, con dichiarazioni decise da parte di figure come il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Matteo Salvini ha manifestato contrarietà verso la durata dello sciopero, minacciando l’adozione di precettazioni per limitarne gli effetti, cosa che poi ha effettivamente fatto riducendo lo sciopero a 4 ore.
Promettendo di intervenire per ridurre i disagi per i cittadini durante il periodo natalizio.

Il diritto allo sciopero sarà garantito, ma non per 24 ore e non alla faccia di tutti. Stanno esagerando

Matteo Piantedosi ha sottolineato l’importanza del diritto di sciopero, ma ha avvertito sui rischi di un uso improprio, evidenziando la necessità di bilanciare i diritti dei lavoratori con quelli dei cittadini.

Lo sciopero è una delle più nobili istituzioni degli ordinamenti democratici

Il TAR del Lazio ha annullato la precettazione del Ministro Salvini dato che violava il diritto allo sciopero, ripristinando quindi lo sciopero di 24 ore così come inizialmente previsto.

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