Sciopero nazionale del 17 Novembre, motivi, orari e chi sciopera
Il 17 novembre 2023 si prospetta una giornata di rilevante mobilitazione in Italia. Questa data segna lo svolgimento di uno sciopero generale, indetto dalle confederazioni sindacali Cgil e Uil.
L’evento si colloca in un contesto economico e politico particolarmente complesso, dove le difficoltà economiche si intrecciano con decisioni politiche che hanno suscitato notevoli controversie.
Il contesto economico e politico che ha portato allo sciopero
La situazione economica e politica italiana è un puzzle complesso, con tasselli che non sembrano incastrarsi.
Da un lato, abbiamo un governo che sta navigando tra le acque burrascose della manovra economica, cercando di tenere a galla la nave dell’economia.
Dall’altro, i sindacati CGIL e UIL, che vedono questa manovra come una minaccia per i lavoratori, decidono di tirare fuori l’artiglieria pesante: lo sciopero.
Stagnazione economica e inflazione in crescita
L’Italia, negli ultimi anni, si è trovata intrappolata in un ciclo di stagnazione economica. Con un tasso di crescita che stenta a superare il 2%, il paese affronta una serie di sfide economiche non indifferenti. Parallelamente, un’altra preoccupazione sta emergendo con forza: l’inflazione.
Prevista per superare il 4% nel 2023, questa escalation dei prezzi minaccia di erodere ulteriormente il potere d’acquisto dei cittadini.
La controversa manovra del governo Meloni
In risposta a questa situazione, il governo di Giorgia Meloni ha introdotto una manovra finanziaria che punta a ridurre il deficit pubblico attraverso misure restrittive. Le principali includono un aumento delle tasse, un taglio delle pensioni e un blocco dei salari.
Queste decisioni hanno scatenato le critiche dei sindacati, che vedono in esse una serie di azioni ingiuste e dannose per la classe lavoratrice.
Le motivazioni dello sciopero e le le richieste dei sindacati
In particolare, Cgil e Uil sollecitano il governo a:
- Rivedere l’aumento delle tasse, per non gravare eccessivamente sui ceti meno abbienti.
- Evitare il taglio delle pensioni, a tutela dei diritti dei lavoratori più anziani.
- Iniziare negoziati per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, con l’intento di recuperare il potere d’acquisto perduto.
Il cuore della questione? La manovra economica del governo. CGIL e UIL la vedono come un colpo basso ai diritti e alle tasche dei lavoratori, pensionati e giovani, che già fanno i conti con l’impoverimento. Quindi, dal loro punto di vista è giunta l’ora di alzare la voce: per salari più alti, più diritti, e un futuro migliore.
Le contestazioni della politica ai sindacati
Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti, non ci sta. La sua posizione è chiara: lo sciopero è un capriccio, un ostacolo inutile. Si accende così uno scontro frontale con i sindacati, con accuse reciproche e un clima di tensione crescente.
Il garante dà ragione a Salvini
La Commissione di Garanzia sugli Scioperi entra in scena e… sorpresa, sorpresa, si schiera con Salvini. Secondo loro, lo sciopero non rispetta le regole del gioco: né la “rarefazione oggettiva” né la “durata massima“.
In sostanza, il garante chiede ai sindacati di rivedere i loro piani.
Quali settori sciopereranno
Nonostante le polemiche, lo sciopero va avanti. Coinvolgerà diversi settori, con un focus in particolare su trasporti, scuola e pubblico impiego, ma lascerà fuori alcuni servizi essenziali come energia e salute.
Lo sciopero della scuola, come sempre, dipenderà dall’adesione da parte dei singoli insegnanti e assistenti, ma vista la durezza delle previsioni del Governo è probabile che l’adesione sarà molto elevata.
Similmente il discorso per i servizi pubblici, anche loro dipendenti dalle singole adesioni, ma essendo maggiormente presente un’adesione più ampia ai sindacati è presumibile che l’adesione sarà elevata, portando ad una paralisi dei servizi pubblici.
Quali sono gli orari di sciopero nelle varie città
I treni seguiranno orari precisi, operando normalmente nelle fasce di garanzia dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00.
In merito al trasporto locale, tutto dipenderà dall’adesione delle singole aziende di trasporto che, al momento, non hanno ancora indicato le modalità e fasce, pertanto aggiorneremo in seguito quanto presente.
Sciopero a Napoli del 17 Novembre
Seppure ancora poco chiare, sembra che le modalità di sciopero a Napoli saranno molto frazionate, con la possibilità di uno sciopero di 4 ore, dalle 9:00 alle 13:00, solo di parte dei trasporti locali.
Sciopero di Metropolitana Linea 1, Tram, BUS e Funicolari
ANM, l’azienda di trasporto locale, ha comunicato ufficialmente che non aderiranno allo sciopero del 17 Novembre pertanto i trasporti saranno regolari sulla linee di trasporto locale.
Sciopero di Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea e Metrocampania NordEst
Per quanto concerne EAV, l’azienda ha comunicato che NON aderirà allo sciopero, pertanto i trasporti di Circumvesuviana, Cumana, Metrocampania NordEst e Circumflegrea non subiranno modifiche.
Sciopero della Metropolitana Linea 2 e dei treni
Essendo la Metro Linea 2 gestita da Ferrovie dello stato, il personale della stessa aderirà con lo sciopero di 4 ore del settore, ovvero con uno stop dalle 9:00 alle 13:00.
Sciopero a Milano del 17 Novembre
Per quanto concerne i trasporti a Milano, è ufficiale ora che Atm non aderirà allo sciopero. I motivi sono semplici, il personale di Atm ha già scioperato la settimana scorsa e non può procedere ad un’altra sospensione del servizio pubblico.
Sciopero a Roma del 17 Novembre
A Roma aderirà il personale Atac con le modalità di sciopero definite a livello nazionale, ovvero dalle 9:00 alle 13:00
Lo sciopero nelle altre regioni del 17 Novembre
In Emilia Romagna aderiranno i settori privati come:
- Autoguidovie,
- Cosepuri,
- Saca,
- Coerbus
In Piemonte aderiranno i dipendenti Gtt, mentre in Toscana aderiranno solo le Autolinee Toscane della città di Firenze.