Sciopero della Scuola del 7 Dicembre con ponte fino al 10

scuola pastelli e matite

Il 7 dicembre 2023 segnerà una giornata cruciale nel panorama educativo italiano. In questa data, le scuole di tutto il paese si troveranno ad affrontare uno sciopero nazionale, proclamato da sindacati e associazioni di insegnanti.

Vi ricordiamo che in tale data è previsto anche lo sciopero di alcuni trasporti, tra cui EAV.

Gli insegnanti e il personale scolastico si mobilitano per esprimere le loro preoccupazioni e richieste, cercando di attirare l’attenzione su temi cruciali che riguardano il futuro dell’istruzione in Italia. L’impatto di questa giornata sarà fortemente sentito in ogni angolo del paese, influenzando studenti, famiglie e l’intera struttura del sistema scolastico.

Lo sciopero del 7 Dicembre porterà gli studenti, qualora non dovessero svolgersi le lezioni, ad effettuare un ponte fino al 10, dato che per l’8 Dicembre è prevista la festa nazionale dell’Immacolata.

Le motivazioni dello sciopero: le richieste degli insegnanti

Gli insegnanti di tutta Italia hanno deciso di alzare la voce attraverso uno sciopero nazionale, spinti da una serie di motivazioni profonde e urgenti. Al centro delle loro richieste, c’è la questione del dimensionamento scolastico, con una critica alla proposta di aumentare il numero minimo di alunni per istituto da 900 a 1000. Tale cambiamento potrebbe portare alla creazione di cosiddetti “istituti mostro”, considerati ingestibili, inoltre ci sarebbero a rischio migliaia di posti di lavoro.

Un altro punto saliente è la riforma delle pensioni, vista come estensore della vita lavorativa e produttrice di pensioni non adeguate per le future generazioni. Gli insegnanti si oppongono inoltre al recente disegno di Legge di bilancio del Governo, che potrebbe peggiorare le condizioni pensionistiche attuali e future.

La protesta tocca anche la questione dell’autonomia differenziata, la gestione dei fondi del PNRR, e la richiesta di abolizione dell’INVALSI. Fondamentale, inoltre, è la richiesta di immissione in ruolo di tutti i precari con almeno tre anni di servizio, modificando le norme sul reclutamento. Infine, i docenti si esprimono contro l’ultimo CCNL scuola e qualsiasi forma di guerra, promuovendo la riconversione delle fabbriche di armi a fini sociali.

Si andrà a scuola? Ecco come saranno organizzate le lezioni

Di fronte allo sciopero nazionale del 7 dicembre, molte famiglie e studenti si chiedono: si andrà a scuola? La risposta varia a seconda delle istituzioni e dei singoli insegnanti aderenti, ma in generale, il funzionamento delle scuole potrebbe subire significative variazioni quel giorno.

Data la portata dello sciopero, che coinvolge insegnanti, personale ATA, educativo e dirigente, l’organizzazione delle lezioni potrebbe essere fortemente impattata.

In alcune scuole, potrebbe non essere possibile garantire il normale svolgimento delle attività didattiche. Gli studenti potrebbero trovarsi in classi con insegnanti sostituti o, nella maggior parte dei casi, senza docenti, limitando l’attività a compiti di sorveglianza.

Le scuole si stanno adoperando per informare le famiglie e gli studenti sui possibili cambiamenti. Alcuni istituti hanno già comunicato che:

  • in caso di assenza dei docenti durante la prima ora di lezione, gli studenti potrebbero non essere ammessi in classe o potrebbe esser consentito l’accesso solo dalla seconda ora
  • in caso di assenza dei docenti durante l’ultima ora di lezione, gli studenti potrebbero uscire un’ora prima

Come già detto, la situazione varia da scuola a scuola e da classe a classe, i genitori sono invitati a verificare le specifiche disposizioni del proprio istituto e a tenersi preparati per modifiche dell’ultima ora.

Quali saranno i servizi essenziali attivi durante lo sciopero

Nonostante lo sciopero del 7 dicembre coinvolgerà gran parte del personale scolastico, alcune attività essenziali saranno comunque garantite, in conformità con le normative nazionali. Una necessità per assicurare che, anche in giornate di mobilitazione come questa, vengano preservati alcuni servizi fondamentali per il funzionamento delle scuole.

Tra i servizi che verranno mantenuti, si annoverano l’apertura e chiusura delle scuole per assicurare la vigilanza sugli ingressi, nonché la garanzia di servizi minimi come la raccolta dei rifiuti e la manutenzione di eventuali strutture agrarie o laboratori tecnici che richiedono una supervisione continua.

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