Sciopero autotrasportatori per il caro carburante: aumenteranno i prezzi dei beni al dettaglio

Autotrasportatori

Aggiornamento: lo sciopero è stato revocato.

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Da lunedì 14 marzo 2022 inizierà lo sciopero degli autotrasportatori a livello nazionale, sciopero dovuto al netto aumento dei prezzi del carburante che rende attualmente troppo onerosa questa attività.

La notizia è stata data da Trasportounito che, nel suo comunicato, ha specificato che lo scopo di questo sciopero è coordinare le manifestazioni sullo stato di grave necessità che sta colpendo questo settore e che non si cerca una rivendicazione specifica. Questa protesta si affianca anche a quella dei benzinai.

Intanto, il 19 novembre ci saranno anche manifestazioni a livello nazionale degli stessi autotrasportatori.

Si rischia una nuova impennata dei prezzi

Come sappiamo, da diverse settimane si assiste ad un aumento dei prezzi non solo di carburante, gas ed energia elettrica, ma anche dei prodotti che acquistiamo al supermercato o nei negozi locali, soprattutto quelli a base di grano. Questo perché la maggior parte del grano utilizzato proviene dall’Ucraina, da due settimane duramente colpita dalla guerra.

Con lo sciopero dell’autotrasporto, i prezzi di tutti i prodotti alimentari dei supermercati e di altri negozi aumenteranno ancora di più perché le consegne avverranno molto a rilento o potrebbero non avvenire. Ovviamente anche il rincaro record del carburante ha già contribuito al rialzo dei prezzi perché il trasporto è diventato molto più oneroso.

Insomma, dal 14 marzo aspettiamoci una nuova impennata dei prezzi al dettaglio.

La merce che arriva in Italia viaggia sui camion

Nel nostro paese rischiamo sicuramente questo aumento, basti pensare che circa l’85% della merce che arriva da noi è trasportata su gomma, quindi tramite camion.

Gli autotrasportatori non sono disposti a subire ulteriori perdite e si attende un intervento del Governo che al momento viene accusato di immobilismo.

La richiesta: annullare l’Iva sulla benzina

Ciò che gli autotrasportatori chiedono immediatamente al Governo è di azzerare l’Iva sulla benzina e sul gasolio ed anche di ridurre le accise.

Carlo Rienzi, il presidente di Codacons, ha precisato che dallo scorso novembre ci sono stati grandi guadagni governativi grazie alla tassazione sui carburanti e alla cresciti dei listini alla pompa.

Credit foto: Luca Zennaro (Ansa)

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