Sanremo, Guai per Blanco: parla il presidente della regione

Blanco

Continua a far discutere il brutto gesto fatto da Blanco sul palco di Ariston: il presidente della regione Liguria, inserendosi in mezzo alla polemica, ha invitato personalmente il giovane cantautore a visitare le loro serre “Così potrai vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l’eccellenza dei nostri floricoltori.”

Non si placa l’ira dei sanremesi (e non solo) né le polemiche per il brutto fuori programma fatto da Blanco, vincitore dell’edizione 2022 del Festival di Sanremo insieme a Mahmood, durante la presentazione de L’Isola delle Rose, brano tratto dal suo nuovo album e scritto insieme a Salmo.

Nelle ultime ore, oltre a tante persone comuni e vip, che hanno condannato in massa la distruzione delle bellissime rose da parte del cantante, è intervenuto anche il presidente della regione Liguria, che in una lettera aperta pubblicata su Riviera24, si è rivolto così a Blanco:

“Nessuno tocchi i fiori di Sanremo! Caro Blanco, dietro alla scenografia di fiori che ieri sera hai distrutto con leggerezza ci sono la storia di una città intera e l’intenso lavoro dei nostri floricoltori. Per questo ti voglio invitare personalmente a visitare le nostre serre per vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l’eccellenza dei professionisti che portano avanti una tradizione che è diventata patrimonio internazionale e fa parte del dna della Liguria e di Sanremo, proprio come il Festival.”

La lettera del presidente della regione Liguria a Blanco “È il migliore esempio che puoi dare ai tuoi coetanei.”

Proseguendo nella sua lettera Giovanni Toti sottolinea che, in questo modo, potrà dare il migliore esempio a tutti i ragazzi della sua età che lo amano e seguono la sua musica:

“Alla tua età a volte si fanno degli sbagli ma si può sempre recuperare e anche dagli errori… può nascere un fiore!”

La distruzione delle rose di Sanremo, con tanto di calci dati da Blanco al terriccio in cui erano state messe, è stata condannata anche da Gianni Morandi, che dopo aver calmato Blanco e aver aiutato le donne delle pulizie a sistemare il palco dell’Ariston (e con tanto di scopa), ha precisato che i problemi tecnici possono accadere e che, in quel caso, è sufficiente che il cantante si fermi e avvisi Amadeus, senza distruggere tutto:

“I problemi tecnici possono accadere, ma questo non significa che si debba distruggere tutto e ridurre il palco in questo stato.”

Entrambi i conduttori si sono dimostrati molto dispiaciuti per le rose distrutte (i fiori, come sappiamo, sono il simbolo di Sanremo e, alla fine di ogni esibizione, vengono regalati a tutti i cantanti in gara) e, lo stesso Amadeus, ha fatto molta fatica a calmare il pubblico in sala, che era molto inferocito, e ci è riuscito soltanto quando ha alzato la voce.

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