Sangue e orrore in Curva A: petardo esploso nella mano di un ragazzo
Scoppiato in Curva A un petardo nella mano di un giovane tifoso: si esigono controlli di sicurezza più accurati
La Curva A dello Stadio San Paolo è stato teatro di un orrore sfiorato. Tutta colpa di un petardo lasciato cadere sugli spalti dall’anello superiore, e lanciato da chi, per strafottenza od ignoranza, ha ben pensato di rendersi protagonista di una bravata che più cara ancora poteva costare.
Succedeva questo durante l’intervallo, quando gli spettatori si apprestavano a tirare fuori panini e patatine per rifocillare lo stomaco e distogliere il pensiero dallo scempio cui stavano assistendo in campo. Il petardo cadeva sugli spalti dell’anello inferiore, emettendo un fumo così colorato da lasciarsi scambiare per un banale fumogeno. E’ stato allora che un ragazzo si preoccupava di spostarlo affinché non arrecasse più danni a chi gli era intorno.
Non l’avesse mai fatto: il fumogeno, o pseudo tale, altro non era che un volgare petardo, che è scoppiato proprio nella mano del povero sventurato. Il tifoso è un giovane di Gragnano, che ha riportato ferite in diverse parti del corpo, e lesioni piuttosto gravi all’arto superiore coinvolto nell’incidente. Con lui altri cinque feriti, tra cui una ragazza vistosamente sporca di sangue in volto, trasportata anch’ella d’urgenza in ospedale.
Questo episodio della Curva A potrebbe costare una brutta squalifica al San Paolo, conoscendo anche i precedenti del giudice sportivo Gianpaolo Tosel. Tuttavia, il nostro appello è rivolto ai responsabili di controllo e sicurezza, perché vigilino con maggiore accortezza, senza starsi troppo a preoccupare di piccole sottigliezze, che così tanto male senz’altro non fanno. Altro che bottigliette d’acqua …