Riapre la Reggia di Carditello, tenuta di caccia e allevamento dei Borbone
Riapre al pubblico la Reggia di Carditello, la tenuta in cui si allevavano i pregiati cavalli dei re del Regno delle Due Sicilie
Dopo anni di abbandono e di incuria da parte delle istituzioni competenti, il 29 ottobre 2016 riapre la Reggia di Carditello.
Grazie all’operato della Fondazione Real Sito di Carditello saranno fruibili al pubblico i cortili e i giardini. Ci sarà ancora da aspettare per ammirare gli interni, all’epoca abbelliti da arazzi di Pietro Durante e probabilmente da affreschi di Philip Hackert. Non sono infatti terminati i lavori di restauro delle sale della Reggia.
L’evento di apertura è lo spettacolo equestre “Cavalli e Cavalieri”, rievocazione storica che riporterà il pubblico agli antichi usi contadini della tenuta. I carabinieri a cavallo si esibiranno in una fanfara, e si potrà assistere ad un saggio d’alta scuola italiana. Protagonista assoluto sarà il cavallo Persano, razza equina creata proprio nelle scuderie del real Sito di Carditello.
Il complesso del diciottesimo secolo, in stile neoclassico, fa parte della tenuta destinata da Carlo di Borbone a luogo di caccia, trasformata poi in fattoria modello. I re del Regno delle Due Sicilie ne fecero una magione in cui allevare razze pregiate di cavalli e bovini. Altre attività praticate erano la coltivazione del grano e la manipolazione dei latticini.