Reggia di Caserta riapertura al pubblico, ecco tutte le informazioni
Riapre finalmente la Reggia di Caserta ai visitatori, con prenotazioni online e normative da seguire.
La Reggia di Caserta riapre al pubblico con l’attivazione della prenotazione online per gli ingressi al Giardino Inglese e Parco Reale, che al momento è possibile selezionare per le date che vanno dal 2 giugno al 15 di giugno 2020.
Prossimamente saranno attivate anche le prenotazioni per gli accessi dal 17 giugno, con la riapertura degli Appartamenti reali.
Come prenotare
Finalmente sarà possibile visitare nuovamente la Reggia di Caserta, seguendo una regolamentazione rigorosa e attenta alle disposizioni attuali in tema Coronavirus.
Per prenotare occorre andare sul sito internet di TicketOne e selezionare la data in base alla propria disponibilità.
Gli ingressi saranno contingentati in base a fasce orarie, numeri e cancello di accesso da cui si dovrà entrare, quindi al momento dell’ingresso occorrerà avere a disposizione tali dati.
Ad ogni prenotazione infatti viene associato un codice che si può mostrare dal proprio smartphone o stampare.
Per quanto riguarda il cancello centrale da Piazza Carlo III ci sarà una corsia preferenziale disposta per i disabili, mentre per gli altri sarà consentito l’accesso a 60 persone ogni 15 minuti.
Da corso Giannone invece sarà possibile l’ingresso di 30 persone ogni 15 minuti.
Abbonamento Reggia REstart
A giugno è stato attivato anche il nuovo abbonamento low cost, Reggia REstart, che permette di visitare la Reggia tutto l’anno ad un prezzo conveniente.
Le regole da rispettare
Per accedere alla Reggia di Caserta si dovrà rispettare un regolamento di visita, che può essere consultato direttamente sul sito ufficiale della struttura.
All’ingresso avverrà per tutti i visitatori la misurazione della propria temperatura corporea che non dovrà superare i 37,5 gradi, poiché in quel caso non sarà possibile l’accesso all’interno.
Bisognerà rispettare il distanziamento di un metro e sarà d’obbligo l’uso della mascherina, escludendo i bambini al di sotto di sei anni o le persone disabili che non sono compatibili con un uso continuativo di queste.