Il Presepe vivente a Secondigliano a Napoli a Natale 2016 animerà le strade
A Napoli, a Secondigliano, il primo presepe vivente con una riproduzione di un quadro di Caravaggio per Natale 2016.
Il 28 e 29 dicembre 2016 ed il 5 gennaio 2017 si terrà il primo presepe vivente a Napoli, a Secondigliano, su iniziativa della parrocchia dell’Immacolata Concezione a Capodichino che affronterà il tema della migrazione in un parallelo tra la situazione attuale dei migranti ed il viaggio della sacra famiglia.
Saranno più di 35 i figuranti per le strade che interpreteranno trasposizioni moderne di personaggi tipici del presepe napoletano: la Sacra Famiglia sarà una coppia di rifugiati siriani, i Re Magi non più re astronomi ma un medico, una guardia costiera ed un pescatore ed infine la culla sarà modellata come un barcone per ricordare le oltre cinquemila persone che solo nel 2016 hanno cercato attraversato il Mediterraneo e che sono morte nel tentativo.
Come sfondo della natività è stato scelto un dipinto del Caravaggio, attualmente esposto presso il Pio Monte della Misericordia di Napoli, che prende il nome di “Le sette opere di misericordia”: e che è stato realizzato a grandezza naturale (quasi quattro metri di lunghezza ed altrettanti di larghezza). Oltre questo sfondo sono stati realizzati ulteriori quindici pannelli che verranno installati lungo il percorso che porta alla natività (posizionata in un cortile) e che continueranno il tema delle opere di misericordia sia corporali (cioè quelle rappresentate nel dipinto del Caravaggio) sia quelle spirituali.
La musica d’accompagnamento prevederà sia canti più canonicamente natalizi sia musica più profana come Ligabue, Marco Mengoni e Jovanotti.
La parrocchia organizzatrice dell’evento è molto sensibile alla tematica della migrazione e della misericordia e vogliamo ricordare il loro progetto di solidarietà “Culla della Carità” il cui ricavato andrà destinato completamente ai frati francescani che operano ad Aleppo. Potete contribuire alla causa donando anche su questa pagina oltre che comprando ogni domenica presso la parrocchia dolci o piccoli regali.