Spiaggia dello Schiacchetiello, storia e come arrivarci
Lo Schiacchetiello non è una semplice spiaggia, anzi, in verità non è una spiaggia vera e propria, non presenta la sabbia ma degli scogli. Si tratta di una zona costiera stupenda, ricca di storia flora e fauna, un vero e proprio paradiso a pochi passi da Napoli.
Questo litorale si trova proprio di fronte all’isolotto di Punta Pennata ed è caratterizzato da scogli tufacei dove è possibile prendere il sole e stendersi dopo un bagno rinfrescante nelle acque limpide della zona. La spiaggia dello Schiacchetiello è un’insenatura, come detto prima, vicino alla piccola isola di Punta Pennata che, in verità, fino agli anni Sessanta del secolo scorso era collegata alla terraferma da un piccolo istmo.
Oggi, invece, è una riserva marina all’interno del Parco Regionale dei Campi Flegrei.
Questo luogo rievoca, oltre a bellezze paesaggistiche e naturali, anche miti e leggende. Si dice fosse uno degli approdi in cui Ulisse si appoggio durante il suo lunghissimo viaggio, anche perché estasiato dalle bellezze del luogo.
La storia della Schiacchetiello
Tutto il territorio vicino alla spiaggia è un contenitore di storia incredibile. Luoghi che hanno attraversato secoli e millenni e con tantissimi racconti da tramandare. La zona dei Campi Flegrei è un agglomerato infinito di archeologia e storia: dai parchi sommersi alle strutture romane, dai porti alle polis greche, sarebbe difficile e comunque riduttivo riuscire a parlare di tutto.
La zona nelle vicinanze di Punta Pennata era conosciuta e frequentata fin dai romani e sembra sia stato anche il comando delle legioni chiamate Praetorium Misenate, come tra l’altro citato in vari documenti tardo-antichi del quarto secolo dopo Cristo redatti dall’allora imperatore Costantino. Ma bisogna precisare pure che proprio a pochi passi da qui, nel porto antico di Miseno, era presente la sede della flotta dell’imperatore. Stiamo parlando, quindi, di un luogo militarmente strategico per le sorti di un impero grandissimo.
Oltre alle questioni militari, la zona era ricercata per ospitare le grandissime residenze balneari degli antichi nobili romani. Soprattutto le zone di Bacoli e Baia erano state scelte, per la loro infinita bellezza, per la costruzione di queste grandi ville residenziali.
A causa di questo affollamento, tra residenze nobiliari e gli stanziamenti militari, vi fu la necessità di costruire una gigantesca cisterna per contenere grandi quantità di acqua. La cisterna è chiamata Piscina Mirabilis e si può anche visitare. All’interno potrete vedere gli immensi spazi in cui l’acqua era contenuta. Grandissime volte che documentano l’organizzazione e la capacità costruttiva straordinaria della popolazione romana.
Nel presente, Punta Pennata è, come detto, un isolotto che si trova in posizione frontale alla spiaggia di Sciacchetiello. L’isola sembrerebbe sia stata formata da un terremoto verificatosi nel 1966. La zona dei Campi Flegrei è molto movimentata e soggetta a fenomeni di bradisismo che ha comportato la scomparsa di buona parte di costa e anche di residenze nobiliare romane che possono essere visitate grazie ad escursioni subacquee, come nel caso del Parco Sommerso di Baia.
L’origine del nome
La spiaggia di Schiacchetiello ha un nome un po’ particolare e, quindi, è giusto chiedersi da cosa o da dove derivi questa toponomastica. Secondo alcune ipotesi, sarebbe un nome di tipo onomatopeico, cioè derivante da un suono, in questo caso da quello degli zoccoli che battono sugli scalini del passaggio stretto e scosceso che dalla parte alta della strada si limita fino alla Piscina Mirabilis conducendo poi a mare.
La discesa in questione porta, infatti, fino all’isolotto di Punta Pennata.
In molte parti del nostro paese spesso i nomi derivano da suoni onomatopeici. Nello specifico, quello dello Schiacchetiello risulta molto particolare e originale.
In altri casi, ad esempio, i nomi possono derivare da monumenti presenti e a volte non più visibili, ma anche dalla distanza in miglia in cui una particolare località era collocata.
Ad esempio, le città di Quarto, ma anche Sesto San Giovanni, o Settimo Torinese, tutte località con indicazione delle miglia di una determinata strada romana o strada antica in generale.
Ma gli esempi di toponomastica sono davvero tanti e a volte molto originali.
Flora e fauna
Lo scenario naturalistico nel territorio dello Schiacchetiello è ricco di flora e fauna marina che il Parco sommerso di Baia tutela. Tralasciando gli aspetti archeologici che andremo ad analizzare, il patrimonio ambientale è ricchissimo di specie rare e comuni.
Ma c’è da dire che le strutture artificiali antiche sono un ottimo substrato in cui queste specie si riproducono e si riparano.
Tra le specie più diffuse abbiamo la cymodocea nodosa e la posidonia oceanica, piante acquatiche molto diffuse in ambiente mediterraneo, considerate aree di riparo e nascita per tantissime specie animali.
Tra le mura antiche trovano riparo piccoli crostacei e pesci di scoglio come le serranidi, labridi o blennidi, ma anche alghe, spugne e anemoni, oltre alle bellissime stelle marine e i ricci di mare.
Come si arriva alla spiaggia dello Schiacchetiello
Alla spiaggia dello schiacchetiello si può arrivare in vari modi e con diversi mezzi di trasporto. Uno dei mezzi trasporti più suggestivi è sicuramente l’imbarcazione.
Come arrivare in barca
Infatti, da Porto Miseno è possibile prendere una piccola barchetta e recarsi in questo splendido scorcio di costa.
Come arrivare a piedi o in auto, da Bacoli
Ma si può andare anche a piedi, ovviamente dopo aver raggiunto la vicina Bacoli, parcheggiando, magari, nel parcheggio comunale non lontano dalla villa centrale e da lì, dopo aver raggiunto il centro storico di Bacoli, si seguono le indicazioni per la Piscina Mirabilis.
Dopodiché, superata la villa sulla destra ci saranno le indicazioni per il mare, inoltrandosi in un piccolo vicoletto. Scendendo qualche scalino si inizia a scorgere la sagoma dell’isolotto di Punta Pennata e potrete ammirare pure il mare cristallino in cui, tra non molto, potrete tuffarvi.
Video guida su come raggiungere la spiaggia dello Schiacchetiello
I dintorni dello Schiacchetiello: per mescolare cultura e un rilassante bagno
Scopriamo Bacoli
Le testimonianze della vecchia Bauli, questo il nome romano dell’attuale Bacoli, sono poche rispetto a quello che la città doveva mostrare circa duemila anni fa.
Ma di certo non mancano i luoghi nelle vicinanze dove fare un giro per vedere testimonianze archeologiche molto importanti.
Il castello aragonese di Baia
Ad esempio, all’interno di un monumento storico importantissimo, il Castello Aragonese di Baia, è presente il museo dei Campi Flegrei, un contenitore di storia ed archeologia molto bello.
Storia del Castello di Baia
La costruzione del castello risale al 1495 ed è sede del museo dal 1993.
Le sezioni principali riguardano le testimonianze riguardanti la polis greca e la successiva città romana di Cuma, l’antica Puteoli, oggi Pozzuoli, e Rione Terra.
Il museo dei Campi Flegrei
La visita al museo può essere l’occasione giusta per ammirare la magnificenza della fortezza costruita dagli aragonesi. I reperti presenti nel museo facevano parte dei grandissimi depositi del Museo Archeologico di Napoli che, grazie alla collaborazione dell’Università Federico Secondo, hanno avuto nuova vita.
Complesso archeologico delle terme di Baia
Altro gioiello dell’archeologia è il complesso archeologico delle terme di Baia. Dal punto di vista amministrativo anche questo sito archeologico ricade nel comune di Bacoli.
È composto da grandi sale termali utilizzate dai romani, oltre ad un tempio dedicato a Mercurio e un ninfeo di Diana. Poi è possibile ammirare i resti del tempio dedicato alla dea Venere e alcuni ambienti di residenze romane.
Piscina Mirabilis
Da non perdere assolutamente è la piscina Mirabilis, la cisterna costruita per rifornire la flotta imperiale stanziata nel porto antico di Miseno. Un ambiente gigantesco alto quindici metri e lungo settanta. Grazie anche alla sua larghezza di 25 metri la cisterna poteva ospitare ben dodici mila metri cubi d’acqua. I quarantotto pilastri che sorreggono la struttura sono una testimonianza tangibile delle straordinarie capacità costruttive dei romani.
Casina Vanvitelliana
Altro sito molto suggestivo è la Casina Vanvitelliana, gioiellino neoclassico costruito, come suggerisce il nome, dal famoso architetto Vanvitelli, proprio lo stesso che fece il progetto per la costruzione della bellissimi Reggia di Caserta, ma anche la facciata del Palazzo Reale di Napoli è frutto del suo lavoro di progettazione, così come tantissime altre architetture civili e religiose in Campania.
Teatro romano di Miseno
Un luogo quasi nascosto è il suggestivo teatro romano di Miseno, posto nella parte opposta dell’isolotto di Punta Pennata. Oggi, questa antica struttura risulta ancora non completamente scavata perché ricoperta da elementi moderni. Potrà essere, quindi, in futuro, con volontà e denaro, fonte di altre straordinarie testimonianze antiche. Il teatro è visitabile su prenotazione.
E tanto, tanto altro!
Ma nelle vicinanze della spiaggia dello Schiacchetiello sono presenti tantissimi altri luoghi storici. Solo per citarne alcuni possiamo elencare i ruderi e le strutture sommerse di Baia, ma anche i mausolei e le tombe aristocratiche degli antichi romani che abitavano nelle ville nobiliari dell’epoca. Ma come non citare anche il porto antico di Miseno e i resti di un faro romano.
Poi ovviamente, non possiamo dimenticare la villa di Lucullo e le Grotte della Dragonara, ma anche il sacello degli Augustali e il sepolcro della madre di Nerone, Agrippina.
Un luogo ricco di bellezze naturali e artificiali a cui dedicare molto tempo, tra un bagno e l’altro.