Perché Sam Altman è stato cacciato da OpenAI?

Sam Altman al DevDay di Open AI
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In una svolta inattesa, OpenAI, il gigante dell’intelligenza artificiale, ha assistito al cambio di comando: Sam Altman, figura chiave e co-fondatore, è stato costretto a lasciare la posizione di CEO.

L’evento ha lasciato tutti sorpresi, in fondo Altman era stato frontman al primo DevDay OpenAI del 7 Novembre, quindi nessuno si aspettava una sua uscita dall’azienda soli 11 giorni dopo.

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I motivi dietro la cacciata di Altman

Le ragioni ufficiali della rimozione non sono state rese pubbliche, ma secondo diversi rapporti giornalistici, la decisione sarebbe stata presa a causa di divergenze tra Altman e il consiglio di amministrazione sull’orientamento strategico di OpenAI.

Una cacciata che per alcuni ricorda l’escalation che portò all’uscita di Steve Jobs dalla Apple (ma poi riuscì a tornare), ma qualche ipotesi è possibile farla.

La posizione di Altman sulla privacy

In particolare, Altman era favorevole a una maggiore apertura dell’azienda, mentre il consiglio di amministrazione era più propenso a mantenere un approccio più cauto. Questa divergenza si è manifestata in particolare in relazione alla questione del rispetto della privacy e della sicurezza degli utenti.

Altman, noto per la sua visione progressista, ha spesso sottolineato l’importanza della privacy nell’uso delle IA. La sua tendenza verso una maggiore apertura si scontrava con un consiglio di amministrazione più riservato e cauto.

Le preoccupazioni di Altman sulla sicurezza delle IA

Altman non era solo preoccupato per la privacy, ma anche per l’uso potenzialmente pericoloso delle tecnologie AI di OpenAI, come la creazione di armi autonome o la diffusione di disinformazione.

Il consiglio di amministrazione, invece, riteneva che OpenAI dovesse concentrarsi su progetti di ricerca e sviluppo a lungo termine, senza preoccuparsi eccessivamente delle potenziali conseguenze negative delle sue tecnologie.

Il ruolo dell’Unione Europea

Un’altra possibile ragione della rimozione di Altman potrebbe essere legata alle sue dichiarazioni pubbliche sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale. In particolare, Altman aveva espresso preoccupazione per il fatto che la regolamentazione dell’intelligenza artificiale a livello europeo potesse ostacolare l’innovazione. Queste dichiarazioni avevano suscitato l’irritazione del governo dell’Unione Europea, che è uno dei principali finanziatori di OpenAI.

Com’era nata Open-AI

OpenAI è stata fondata nel dicembre 2015 da un gruppo di imprenditori e ricercatori noti nel campo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Tra i fondatori più prominenti ci sono:

  • Elon Musk, co-fondatore di Tesla e SpaceX,
  • Sam Altman, ex presidente di Y Combinator.
  • Greg Brockman, ex CTO di Stripe,
  • Ilya Sutskever, un ricercatore di intelligenza artificiale di fama mondiale,
  • Wojciech Zaremba,
  • John Schulman

L’obiettivo di OpenAI era di promuovere e sviluppare un’intelligenza artificiale amichevole in modo da beneficiare l’umanità nel suo complesso.

Chi è il nuovo CEO di Open-AI Ilya Sutskever

Il testimone viene ora passato a Ilya Sutskever, co-fondatore e Chief Scientist fino a questo momento, che si avvia a guidare OpenAI in nuove direzioni. Conosciuto come uno dei massimi esperti mondiali in IA, Sutskever è destinato a portare avanti la tradizione di innovazione e ricerca di OpenAI.

Ilya Sutskever è infatti un ricercatore di intelligenza artificiale di fama mondiale, nato in Russia nel 1985. Ha co-fondato OpenAI nel 2015, e ha ricoperto il ruolo di Chief Scientist dell’azienda fino al 2020. Sutskever è considerato uno dei principali esperti di intelligenza artificiale al mondo, e la sua nomina a CEO di OpenAI nel 2023 è stata vista come un segno che l’azienda continuerà a concentrarsi sulla ricerca e lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale innovative.

Sutskever ha iniziato a interessarsi all’intelligenza artificiale da bambino e ha iniziato a programmare all’età di 12 anni. Ha studiato matematica e informatica all’Università di Toronto, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in intelligenza artificiale nel 2013.

Dopo la laurea, Sutskever ha lavorato come ricercatore presso Google DeepMind, dove ha contribuito allo sviluppo di alcune delle più importanti tecnologie di intelligenza artificiale del momento, come AlphaGo e AlphaFold. Nel 2015, ha co-fondato OpenAI insieme a Sam Altman, Elon Musk e altri investitori.

Come Chief Scientist di OpenAI, Sutskever ha guidato lo sviluppo di alcune delle tecnologie di intelligenza artificiale più avanzate al mondo, come GPT-3, Dactyl e Five. Queste tecnologie hanno dimostrato il potenziale dell’intelligenza artificiale per risolvere problemi complessi e migliorare la nostra vita.

Sutskever è un convinto sostenitore dell’intelligenza artificiale responsabile e ha lavorato per promuovere l’uso sicuro e etico di queste tecnologie. È membro del comitato consultivo di The Future of Life Institute, un’organizzazione che si occupa di promuovere la ricerca sull’intelligenza artificiale responsabile.

Sutskever è stato insignito di numerosi premi per il suo lavoro sull’intelligenza artificiale, tra cui il Premio Turing, il più prestigioso riconoscimento mondiale nel campo dell’informatica. È stato anche nominato Fellow della Royal Society, una delle più antiche e prestigiose società scientifiche del mondo.

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