Paolo Calissano, l’autopsia svela il vero motivo: suicidio
Non è stata un’overdose a uccidere Paolo Calissano: secondo quanto rivelato dall’esito dell’autopsia, dietro il decesso dell’attore ci sarebbe un gesto estremo.
È passato un anno da quando Paolo Calissano, attore molto amato dai fan di Gratta e vinci, Cucciolo e altre commedie all’italiana, è deceduto. All’inizio si era pensata a un’overdose di stupefacenti, ma l’esito dell’autopsia ha rivelato un retroscena inaspettato.
Stando a quanto emerso dai risultati dell’esame, Calissano non sarebbe morto per un’overdose, bensì a causa di un gesto estremo. A confermarlo anche il fratello, Roberto Calissano, in un’intervista rilasciata oggi a Il Corriere della Sera:
“Il pm ha disposto un esame tossicologico molto approfondito. La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi. Se è morto suicida? Credo sia andata così.”
Paolo Calissano, non un’overdose ma un suicidio dietro il mistero della sua morte
Paolo Calissano, stando a quanto ricostruito dal fratello, aveva accettato l’idea della morte e, la notte tra il 29 e il 30 dicembre 2021, aveva ingerito una grande quantità di farmaci per farla finita.
Il suo corpo era stato trovato all’interno del suo appartamento e, all’inizio, la sua compagna aveva detto che era in avanzato stato di decomposizione, ma così non era.
Per il fratello di Calissano, anche se l’esito dell’autopsia è riuscito a spazzare via un anno di dubbi, di voci e di ipotesi, rimane comunque il dolore:
“Quella sera Paolo accettò il rischio di morire, molto probabilmente. Se è morto suicida? Mai avrei pensato di dirlo, ma credo sia andata così. È molto doloroso per me ammetterlo.”
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