Palazzo a rischio crollo in via Orsi a Napoli: riapre il tratto di strada chiuso

Palazzo pericolante in Via Orsi

Aggiornamento: è stato riaperto il tratto di strada di Via Giuseppe Orsi perché si sono concluse le prime opere di messa in sicurezza del condiminio. Lo scopo era eliminare il pericolo di crollo.

Dunque, riapre il tratto che va dal civico 10 al civico 26.

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Situazione molto precaria in Via Orsi 18, nella zona tra Vomero ed Arenella a Napoli, perché c’è un palazzo a rischio crollo che ha costretto a far evacuare 36 famiglie e a chiudere 5 negozi che si trovano proprio sotto il fabbricato.

La preoccupazione è tanta, naturalmente, ed i lavori per far tornare tutto alla normalità e senza rischio richiederanno molto tempo, come spiegato da Antonio De Iesu, Assessore Comunale alla Sicurezza e alla Polizia Municipale.

Il tutto è iniziato il 12 ottobre 2022, quando in serata si è verificato un cedimento che ha fatto spaventare chiunque fosse nel palazzo, ma anche chi passeggiava all’esterno, perché due pilastri hanno subito uno schiacciamento. L’ingegnere assistente del condominio, arrivato sul posto insieme a magistratura, periti, vigili del fuoco e polizia municipale ha rilevato che il cemento è vecchio e si sgretola tra le mani.

La chiusura totale del tratto antistante

In un primo momento l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere la circolazione solamente ai mezzi pesanti, quindi le auto e gli scooter potevano circolare come sempre.
Invece, i mezzi pesanti erano stati deviati su via Niutta, piazza Muzii e via Gigante.

Purtroppo a seguito di ulteriori approfondimenti il comune ha dovuto chiudere completamente il tratto di strada antistante visto il serio rischio di crolli.

Pertanto è vietato il transito su Via Orsi tra il civico 10 e il civico 26 (inclusi) a tutti i veicoli.

Da ieri è in corso di realizzazione un intervento di puntellamento della porzione di fabbricato interessata dai dissesti, a partire dal piano terra fino al piano 7°. Allo stato, sono stati puntellati i piani terra, 1° e 2°, mentre è in corso di completamento il puntellamento del piano 3°. Considerato che devono essere ancora puntellati 4 piani al fine di completare gli “urgenti ed idonei interventi di presidio” e che occorre adottare ulteriori provvedimenti a tutela della pubblica incolumità, si rende noto che è stata disposta la chiusura del tratto di via Giuseppe Orsi dal n. civico 10 (incluso) al n. civico 26 (incluso), fino alla presentazione a cura del condominio di una certificazione del tecnico incaricato avente ad oggetto l’ultimazione delle opere e la conseguente messa in sicurezza

Nota del Comune di Napoli

Come mai il palazzo è pericolante

Come detto, si è verificato un cedimento a causa dello sgretolamento del cemento di un paio di pilastri, ma ci sono anche danni ai solai e crepe in alcuni appartamenti. 

Secondo Salvatore Cervone, ingegnere assistente del condominio:

la situazione dei due pilastri è pericolosissima, ma ho ragione di credere che tutto il cemento del palazzo sia nelle stesse condizioni. Sono state tolte le tramezzature, che devono essere di materiale fragile e non devono resistere ai carichi. Evidentemente, il pilastro era già al limite della resistenza, e le tramezzature davano un supporto maggiore, un piccolo supporto in più che faceva tenere a bada le intemperanze del pilastro. Quando hanno tolto le tramezzature si è verificato tutto.

Il palazzo è stato costruito circa 70 anni fa e sul tetto c’è una sopraelevazione di 600 metri quadri con appartamenti, risalente a 30 anni fa, con un ordine di abbattimento mai eseguito per violazione di decoro architettonico. Il lavoro degli inquirenti è anche quello di verificare l’eventuale collegamento tra la sopraelevazione con la compromissione dei pilastri.

Per conoscere con esattezza le sue condizioni attuali bisognerà attendere lo svolgimento delle indagini che sono iniziate. Sicuramente i tempi saranno lunghi.

Decine di famiglie evacuate e negozi chiusi

Intanto le 36 famiglie sono state evacuate e dovranno attendere prima di poter ritornare ed il Comune garantirà loro assistenza. Al momento quasi tutte le famiglie hanno scelto una sistemazione autonoma e solo una coppia ed una studentessa sono stati alloggiati dall’amministrazione comunale in una struttura alberghiera.

I 5 negozi chiusi al momento non possono riprendere l’attività.

Fonte foto: Il Mattino

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