Nuova Venere degli stracci a Napoli. Significato e fino a quando si potrà vedere
La Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto torna a Napoli. Dopo l’incendio, e di conseguenza la sua distruzione, l’artista ha ridato vita all’opera e ha scelto di farla ospitare nuovamente dalla città di Napoli.
L’incendio che ha distrutto la prima Venere degli Stracci
Durante il mese di luglio 2023, nel corso della notte, un uomo ha dato fuoco all’installazione originale. L’atto ha comportato la totale distruzione dell’opera. Pistoletto ha anche affermato che l’accaduto faceva in un certo senso parte del significa della sua opera esposta, dunque, al pubblico e alla società attuale. Ma la legge, ovviamente, non ha potuto che punire l’atto criminale: il fautore della distruzione è stato fermato e arrestato. Si tratta di Simone Isaia e condannato a 4 anni di reclusione e al pagamento di una multa di quattromila euro.
Durante la presentazione della nuova opera, Pistoletto ha confermato la sua idea sul fautore dell’incendio. Ha, infatti, dichiarato:
“Io non vedo l’ora di vederlo, di abbracciarlo, di sedermi davanti a lui, di incontrarci. E di guardarci negli occhi. Credo che la Venere possa offrire anche a lui una risoluzione: è un individuo che soffre, ed ha compiuto quel gesto per sofferenza e credo debba trovare un sollievo. Penso che sia stata una scintilla di dolore che ha dato fuoco a questa Venere e penso che se questo giovane potesse uscire dal carcere potrebbe essere accolto da un’istituzione che dovrebbe curarla e questa istituzione si chiama ‘Scintilla’ “
Quando e dove è posizionata a Napoli La Nuova Venere?
La nuova Venere degli Stracci trova casa in uno degli spazi più imponenti di Napoli: Piazza Municipio. Dal 6 marzo 2024 l’opera, questa volta realizzata con materiali ignifughi per resistere agli elementi e agli atti di vandalismo, si erge come custode temporaneo di uno spazio urbano carico di storia.
Cosa rappresenta l’opera in Piazza Municipio? Il suo significato
La Venere degli Stracci in Piazza Municipio va oltre la mera rappresentazione estetica; è un potente commento sulla società contemporanea, un ponte tra il divino e il quotidiano, il sacro e il profano.
L’opera simboleggia il contrasto tra la bellezza immortale dell’arte classica, rappresentata dalla figura di Venere, e la transitorietà degli stracci, metafora della civiltà dei consumi e della condizione umana.
Collocata nel cuore pulsante di Napoli, l’opera invita alla riflessione su temi come la rigenerazione, l’accettazione del nuovo che nasce dal vecchio, e il ruolo dell’arte come strumento di dialogo sociale.
La Venere degli Stracci è dunque più di un’opera d’arte; è un emblema di speranza, un monito a non dimenticare le radici pur guardando al futuro, un richiamo a vedere la bellezza nella trasformazione e nel riciclo, sia materiale che spirituale.
Quanto resterà a Napoli?
Presentata il 6 marzo 2024, questa incarnazione simboleggia la rinascita attraverso l’arte, rimanendo esposta per tre mesi prima di un imminente trasloco verso una sede definitiva, ancora sconosciuta.