Napoli, Festival del Bacio 2014: ecco il percorso del #cuoredinapoli
Siete pronti per il Festival del Bacio? Preparatevi a partecipare al percorso del #cuoredinapoli
Mancano ormai pochi giorni all’attesissimo Festival del Bacio nella città di Napoli, un evento giunto quest’anno alla sua III edizione, ideato e realizzato dagli studenti della Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti e che quest’anno avrà come concept principale il #cuoredinapoli. L’appuntamento è previsto per venerdì 21 marzo 2014.
Cos’è il Festival del Bacio
Il Festival del Bacio è una scultura che si compone di persone e relazioni ed ha come obiettivo quello di creare sinergia e condivisione relazionale urbana attraverso l’arte e le nuove possibilità offerte dalle nuove frontiere del digitale, trasformando gli stessi cittadini nel cuore pulsante della città, nel suo stesso flusso vitale. Solo in tal modo si potrà creare finalmente una fusione tra mondo digitale/virtuale e quello fisico/reale, che non sono mai stati così vicini.
Perché Festival del Bacio?
Il “Bacio” è la comunicazione non verbale più diffusa al mondo, quell’impatto che libera energia e trasforma. Sulla trasformazione di esso abbiamo costruito il Festival del Bacio: la festa di un’intera città che, sulla base di un territorio comune, cerca nuove modalità di scambio.
Eventi “virali” che hanno preceduto il Festival del Bacio
Il Festival del Bacio è stato preceduto da alcune realizzazioni artistiche e multimediali, create dagli stessi studenti, che hanno “invaso” la città di Napoli. Come l’enorme cuore rosso pixellato collocato sulla collina di San Martino al Vomero visibile dal 14 febbraio, giorno di San Valentino, ed il video We are happy from Napoli, remake del video Happy di Pharrel Williams, che ha spopolato sul web ottenendo migliaia e migliaia di visualizzazioni. Insomma tante manifestazioni “virali” per esprimere amore per la nostra città. Ma piccoli cuori pixellati sono comparsi un pò ovunque in città, anche nei luoghi più impensabili.
Cosa succederà il 21 marzo 2014
Ma il bello deve ancora arrivare! Perchè sarà il 21 marzo 2014 il giorno in cui si terrà il mega-evento Festival del Bacio, che trasformerà la città di Napoli in una grande scultura antropologica-relazionale, collocata all’interno del tessuto urbano cittadino, dal centro storico alla collina del Vomero, lungo un percorso di circa 6 km. Due sono installazioni che lo determineranno: “Cuore”, la scultura luminosa di San Martino, ed “Anima”, installazione che sarà completata all’Accademia delle Belle Arti, composta da circa 400 cubi in plexiglas rossi, un anamorfico che si completa svelando un cuore che pulsa, sollecitando l’osservatore ad attraversare fisicamente lo spazio.
(L’articolo continua dopo la mappa)
Il percorso #cuoredinapoli partirà dalla storica Galleria Principe nel centro antico della città ed arriverà a Piazza Vanvitelli sulla collina del Vomero passando lungo via Toledo. Chiunque il 21 marzo si troverà a passare in quest’area entrerà a far parte di questa scultura relazionale, partecipando in tal modo ad un’immensa opera collettiva, ricoprendo, allo stesso tempo, il ruolo di attore e di spettatore.
Gli esercizi commerciali che fanno parte del percorso allestiranno le proprie vetrine a tema e saranno aperti fino alle 22. Si potranno ammirare l’installazione “Anima” presso l’Accademia delle Belle Arti e le opere degli studenti che costelleranno il percorso, mentre in piazza del Plebiscito ci sarà uno schermo di 60 mq attraverso il quale si potrà interagire con il #cuoredinapoli.
#cuoredinapoli anche su Instagram
Parallelamente sul sito ufficiale del Festival del Bacio si può “scolpire” una versione digitale del #cuoredinapoli pubblicando su Instagram una foto della città di Napoli, che sia rappresentativa del concept, aggiungendo l’hashtag #cuoredinapoli.
A noi napoletani non resta che sentirci parte della nostra splendida città, partecipando attivamente anche ad un’opera d’arte:
Partecipa, tagga, osserva, condividi, bacia sono i concetti che determineranno il sogno comune, capace di rendere possibili nuovi scenari, e nuove modalità di vivere e di sentire.