Mostra dedicata a Lucio Amelio al Museo Madre

Una mostra per celebrare Lucio Amelio, uno dei protagonisti dell’arte contemporanea mondiale che rese Napoli un importante centro di produzione artistica

AGGIORNAMENTO

La mostra di Lucio Amelio è stata prorogata fino al 6 aprile 2015.

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Il Museo Madre di Napoli dedica una mostra a Lucio Amelio, il celebre gallerista napoletano ed uno uno degli indiscutibili protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, in occasione dei vent’anni dalla sua scomparsa.

Dal 22 novembre 2014 al 9 marzo 2015 6 aprile 2015 si potrà quindi visitare la mostra Lucio Amelio, dalla modern art agency alla genesi di terrae motus (1965-1982). Documenti, opere, una storia…, che ripercorrerà la storia di colui che ha contribuito a rendere Napoli uno dei centri più importanti della produzione e della riflessione artistica degli ultimi decenni a livello nazionale e internazionale. Parallelamente sarà anche raccontata la storia degli artisti, collaboratori e compagni di strada che hanno condiviso la loro ricerca con Amelio, attraverso le loro celebri opere.

Il percorso espositivo condurrà i visitatori alla scoperta di uno dei periodi più floridi dell’arte contemporanea a Napoli, a partire dall’apertura, nel 1964, della Modern Art Agency nel Parco Margherita, fondata da Lucio Amelio per ospitare artisti di rilevanza internazionale come Rauschenberg, Merz e Kounellis, promuovere nuovi progetti di arte pubblica, sostenere grandi mostre istituzionali, fra cui quelle a Villa Pignatelli e alla Reggia di Capodimonte, un’intensa attività editoriale e l’organizzazione di mostre personali e collettive. Dagli anni Settanta si affermarono, anche grazie a Lucio Amelio, i movimenti dell’Arte Povera e della Transavanguardia e si approfondirono le relazioni fra arte americana ed europea. Infatti fu lo stesso Amelio nel 1980 a presentare Joseph Beuys ad Andy Warhol e da questo incontro nacque la mostra di ritratti “Beuys by Warhol”.

Dopo il terremoto dell’80 Lucio Amelio decise di coinvolgere 50 artisti internazionali nella mostra Terrae Motus, per raccogliere le loro reazioni ad un evento devastante quale fu il terremoto dell’Irpinia (23 novembre 1980) e che lasciassero il “segno” ai posteri attraverso le loro opere.

Terrae Motus, progetto di Lucio Amelio

Al progetto parteciparono artisti come Enzo Cucchi, Luciano Fabro, Gilbert & George, Andy Warhol, Richard Long, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Gerhard Richter, Emilio Vedova, e tantissimi altri. La grande mostra fu presentata nel 1984 a Villa Campolieto di Ercolano, ed è esposta ancora oggi in maniera permanente alla Reggia di Caserta.

Terrae Motus confermò l’implicazione attiva e diretta dell’arte nel contesto sociale, civile e culturale sempre ricercata da Amelio che non a caso, verso la fine della sua attività, concepì, intorno alla collezione Terrae Motus che “chiude” simbolicamente la mostra del Museo Madre.

Nelle prime sale sono esposte opere di ricerca sui rapporti fra astrazione e figurazione alla fine degli anni Sessanta (con opere di Renato Barisani, Lucio Fontana. Piero Manzoni, Paolo Scheggi, fino alla successiva collaborazione con Alberto Burri). Seguono le sale dedicate agli artisti dell’Arte Povera, con opere di Pierpaolo Calzolari, Luciano Fabro, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio e Jannis Kounellis, fino alle sale dedicate alla Pop Art e all’arte “rivoluzionaria” e alla “scultura sociale” beuysiana.

Nella seconda parte del percorso espositivo si trovano opere di artisti quali Francesco Clemente, Mimmo Paladino ed Ernesto Tatafiore, accanto alle opere di Tony Cragg, Robert Rauschenberg, Gerard Richter e Cy Twombly. Chiude il percorso espositivo al terzo piano una selezione di opere fotografiche e filmiche, tra cui quelle di Gilbert & George e Mimmo Jodice, ed un’ampia sala di documentazione che comprende un ritratto di Amelio di Mario Schifano connesso all’avvio del progetto Terrae Motus.

La mostra del museo Madre intende far comprende l’importanza di Lucio Amelio nella scena artistica napoletana, nazionale e internazionale, ed il suo essere, ancora oggi, una fonte di grande ispirazione, nella sua costante ricerca di una stringente implicazione fra arte e comunità a cui oggi anche un museo come il Madre deve, in parte, la sua stessa ragion d’essere quale consapevole e responsabile testimone di questa eredità intellettuale ed istituzionale.

Informazioni sulla mostra di Lucio Amelio

Quando: dal 22 novembre 2014 al 9 marzo 2015 6 aprile 2015

Orari: 

  • Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato 10.00 ⋅ 19.30
  • Domenica 10.00 ⋅ 20.00
  • Martedì chiuso

Prezzo biglietti:

  • Lunedì gratis
  • Intero: € 7.00
  • Ridotto: € 3.50

Dove: Museo Madre di Napoli

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