Mix di vaccini: il sì dell’Aifa alla seconda dose con Pfizer o Moderna
L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha dato il suo via libera al mix di vaccini per cui chi ha fatto la prima dose di AstraZeneca può ricevere la seconda dose con un vaccino ad mRna. Gli unici due vaccini di questo tipo al momento sono Pfizer e Moderna e, dopo i dubbi sorti su AstraZeneca soprattutto sui giovani a causa della morte di una 18enne, si è deciso di cambiare nuovamente strategia.
Infatti, il vaccino anglo-svedese sarà somministrato solamente agli over 60, mentre dai 59 anni in giù saranno somministrati altri vaccini. I più giovani soprattutto non riceveranno vaccini a vettore virale.
Come accennato, chi tra i più giovani (e gli under 60 in generale) si è già vaccinato con una dose AstraZeneca potrà ricevere la vaccinazione eterologa, ovvero la seconda dose di Pfizer o Moderna.
Maggiore copertura anticorpale
Con questo tipo di vaccinazione mista, secondo i primi studi, si è registrato anche un aumento della risposta anticorpale degli individui under 60. Proprio per questo motivo, “sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane, la Commissione tecnico-scientifica ha ritenuto, a fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo di reattogenicità“, di dire sì al mix vaccinale.
Secondo l’Aifa, la seconda somministrazione con vaccino diverso deve avvenire entro 8-12 settimane dalla prima dose AstraZeneca.
Lo stop di De Luca in Campania
Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca si è espresso a sfavore del mix di vaccini e ha sospeso le vaccinazioni con i vaccini a vettore virale. Anche le farmacie hanno sospeso le vaccinazioni poiché anche Johnson & Johnson, il vaccino monodose disponibile in farmacia, è a vettore virale come AstraZeneca.