Melito di Napoli: il killer del professore è stato incastrato: ecco come
Soluzione in vista per il caso dell’omicidio di Marcello Toscano: a tre giorni dal ritrovamento del corpo, i carabinieri hanno potuto emettere un mandato di arresto nei confronti del collaboratore scolastico 54enne, gravemente sospettato di essere lui il killer. Ecco come sono riusciti a risalire a lui.
Caso chiuso per l’omicidio di Marcello Toscano, il professore di sostegno 64enne attivo presso la scuola media “Marino Guarano” di Melito di Napoli, il cui corpo è stato rinvenuto martedì notte intorno alle 22.30.
I carabinieri della Compagnia Marano di Napoli, dopo un lungo interrogatorio, hanno dichiarato in arresto il collaboratore scolastico 54enne, sospettato fortemente di essere il responsabile dell’assassinio.
Il killer, di cui per intanto non si conoscono le generalità, è stato incastrato grazie al telefono della vittima, alle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza e ad alcuni oggetti rinvenuti nella sua casa e che, presumibilmente, appartenevano a Toscano.
Delitto della scuola media di Melito, come si è arrivati alla chiusura del caso
Le indagini, iniziate con il ritrovamento del corpo del professore Toscano, del quale i familiari avevano segnalato la scomparsa alle 20.00, sono procedute con tempestivi accertamenti di natura tecnica tramite l’ascolto delle testimonianze delle persone coinvolte e che erano a conoscenza dei rapporti non proprio “idilliaci” tra il professore di sostegno e il collaboratore scolastico.
Le dichiarazioni hanno confermato che, il telefono del professore, era già irraggiungibile alle 12.30, orario in cui era già avvenuto il decesso.
Fatto questo, gli inquirenti hanno comparato le informazioni ottenute con le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza degli edifici limitrofi. Inoltre, per avere il riscontro definito, hanno proceduto con una perquisizione della casa dell’indiziato e con il sequestro dei vestiti su cui sono state rinvenute delle tracce ematiche riconducibili alla vittima.
Il killer, una volta appurata la sua colpevolezza, è stato portato nella Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, dove ora si trova in stato di fermo.