Lander sulla Luna, Chandrayaan-3 è atterrato: cosa farà il rover?

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La Luna, un affascinante e misterioso satellite naturale, continua ad attirare l’interesse delle principali agenzie spaziali mondiali. Tra le missioni più recenti, spicca la Chandrayaan-3 dell’India, che ha portato il lander Vikram e il rover Pragyan sul suolo lunare. Ma non tutto è filato liscio nel cammino verso questo traguardo, con un passato segnato da fallimenti e con la competizione mondiale che si fa sempre più accesa.

Lo schianto del lander russo

Il viaggio spaziale è una strada costellata di insuccessi, e la recente missione Luna-25 dell’Agenzia spaziale russa (Roscosmos) ne è un esempio emblematico.
Il tentativo di tornare sulla Luna dopo decenni si è concluso con un crudo schianto sul suolo lunare.

Il fallimento della missione precedente indiana

Anche l’India ha conosciuto l’amarezza del fallimento con la missione Chandrayaan-2 del 2019. Un’avventura che si concluse con lo schianto del lander a causa di problemi tecnici, un evento che ha segnato profondamente il programma spaziale indiano.

Ma da quel disastro è nata la determinazione di riprovarci, di non arrendersi.

Quando è stato lanciata Chandrayaan-3

Rinnovato dall’insuccesso precedente, il 14 luglio, l’India ha dato il via alla missione Chandrayaan-3. Partita dal Centro spaziale Sriharikota, è stata una scintilla di orgoglio e di tecnologia che ha brillato nel cielo meridionale dell’India, inaugurando una nuova era di esplorazione spaziale per il paese.

Il tutto grazie a un finanziamento del governo indiano di circa 83 milioni di euro.

Com’è andato l’atterraggio del lander Vikram

L’atterraggio di Vikram il 23 agosto è un momento storico, segnando la redenzione della nazione dopo il fallimento precedente.
Manovre calibrate, analisi del suolo e motori accesi in una sequenza perfetta hanno condotto Vikram sulla superficie lunare, vicino al Polo Sud.

Un successo unico, un traguardo che ha reso l’India il quarto paese ad avere compiuto un atterraggio controllato sulla Luna.

Com’è fatto il rover lunare e qual è la sua missione

Il rover Pragyan, contenuto all’interno del lander Vikram, rappresenta una meraviglia tecnologica da 26 chilogrammi, pronto a esplorare l’area circostante per studiare il suolo e il ghiaccio lunare.
Una missione breve, di appena un giorno lunare, ma carica di significati e di promesse per il futuro delle missioni lunari.

Qual è il significato dietro ai nomi Vikram e Pragyan

Ogni nome porta con sé un’essenza, un simbolismo.
“Vikram” è un tributo a Vikram Sarabhai, fondatore di ISRO, mentre “Pragyan” in sanscrito significa “saggezza”.

Due nomi che incarnano l’essenza di questa missione, unendo tradizione, innovazione e il desiderio eterno di conoscenza.

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