La canzone di Giovanni Truppi a Sanremo: Tuo Padre, Mia Madre, Lucia, ecco il significato
Giovanni Truppi è uno degli artisti napoletani che partecipano a Sanremo e si prospetta essere tra i favoriti per i primi posti in classifica, considerato che ha già vinto ben due premi della critica.
Infatti, l’EMI gli ha conferito il premio come miglior artista indipendente dopo la votazione a suo favore da parte dei giornalisti che fanno parte della regia ed ha anche ricevuto il premio Lunezia.
La canzone con cui gareggerà al Festival si intitola “Tuo Padre, Mia Madre, Lucia” e si tratta di una ballad romantica che già promette di emozionarci. Mescola melodia a parti parlate, il cosiddetto spoken word.
Il significato della canzone e chi è Lucia
Il brano è stato scritto dallo stesso Giovanni Truppi in collaborazione con il leader de I Cani, Niccolò Contessa e Pacifico (Gino De Crescenzo) e, come accennato, si tratta di una storia d’amore.
La sua esibizione a Sanremo, che ci sarà stasera 2 febbraio 2022, sarà accompagnata dall’orchestra diretta da Stefano Nanni.
Giovanni Truppi ha svelato che Lucia è il nome di sua figlia e la canzone racconta la storia d’amore di una coppia in un’ambientazione invernale. Stagione non scelta a caso poiché il freddo, le tempeste e le asperità invernali rappresentano anche gli ostacoli in una relazione e riuscire superarli insieme, scegliendosi l’un l’altro, è fondamentale nella vita.
Possiamo leggere proprio le parole del cantautore per capire al meglio il suo stato d’animo:
Credo che questa stagione mi venga in mente in relazione alla canzone perché è il momento dell’anno più in sintonia con le sue atmosfere e per il sentimento di cui si parla. Scegliere una persona vuol dire, nel momento in cui la scelta si fa, prenderla tutta e a prescindere da tutto, perché si sta immaginando il futuro insieme a lei. Questo è l’amore di cui volevamo parlare, che poi è quello delle promesse che si scambiano gli sposi.
Il testo della canzone
Ecco il brano completo:
Quando ti ho incontrata per la prima volta
Ad una cena di sconosciuti in un bar di Torino
Senza pensarci, d’istinto, ti ho guardato la mano
Per vedere se fossi sposata.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Corrono corrono corrono, gli occhi si chiudono gli attimi cadono
Dimmi se sei triste, dove andiamo, che ci faccio qui.
…O siamo sempre stati qui?
E quando le cose tra di noi non vanno lisce e sono malinconico o preoccupato
Ripenso a quel momento e mi fido di lui.E anche se a volte litighiamo solo per la paura di metterci a letto lo so che per quello che vogliamo fare noi, un per cento è amore e tutto il resto è stringere i denti.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a me
Che amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
E adesso che conosco anche la tua amarezza
E il buio senza parole in cui sei nuda di rabbia Io ti volevo dire che la mia anima ti vuole
Ed il mio cuore pure
E che le mie fantasie si scaldano al pensiero del tuo fiato.
Brillano le teste e scintillano le stelle
Toccami la faccia e non farmi fare niente
Stringimi più forte e fammi dire un’altra volta sì.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a meChe
Amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Amore mio, per vivere facciamo mille cose stupide
Lo sai, per sopravvivere, semplifichiamo il più possibile.
Ma cosa c’è di semplice?
Amore mio
Che ridere.
E se domani tuo padre, mia madre o Lucia
Ascolteranno queste parole
Si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore
Risponderò come rispondo anche a meChe amarti è credere che
Che quello che sarò sarà con te.
Sto camminando verso di te
Ti vedo all’incrocio, mi fermo a guardarti
E aspetto l’attimo in cui
Ti girerai e mi sorriderai vedendomi arrivare.