Incidente Kayak a Napoli, muore ragazza di soli 30 anni

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Una tragedia ha colpito il mare di Posillipo, dove domenica scorsa una ragazza di 30 anni, Cristina Frazzica, ha perso la vita in seguito al ribaltamento del suo kayak a causa di un motoscafo che l’ha speronata. L’incidente è avvenuto nella zona di Posillipo, un’area molto frequentata da appassionati di sport acquatici.

Ancora non chiara la dinamica dell’incidente

Il kayak noleggiato da Cristina Frazzica e Vincenzo Carmine Leone, un avvocato napoletano di 33 anni, è stato impattato e si è rovesciato a causa di una collisione laterale con un’altra imbarcazione, presumibilmente un motoscafo. Il motoscafo, dopo l’urto, non si è fermato per verificare le conseguenze dell’incidente e prestare soccorso.

Purtroppo, Cristina è morta sul colpo, mentre Vincenzo, illeso ma sotto shock, ha raccontato agli inquirenti la dinamica dell’accaduto. Molto probabilmente il motoscafo procedeva a velocità sostenuta ed ha “investito” il Kayak, portando al grave ferimento della ragazza e al rovesciamento del Kayak.

Chi era Cristina Frassica

Cristina Frazzica, originaria di Vigevano, aveva 30 anni ed era una persona molto amata e rispettata. Nata a Vigevano, aveva vissuto a Pavia prima di trasferirsi a Napoli qualche mese fa, città di cui si era innamorata. Era laureata in Biotecnologie all’Università di Milano e frequentava la PharmaTech Academy della Federico II a Scampia.

La sua passione per la natura e il trekking era evidente dalle numerose foto che condivideva sui social. Poco prima dell’incidente, aveva pubblicato una foto al largo di Posillipo, con Villa Volpicelli ben inquadrata e la musica di “Un posto al sole” come colonna sonora.

Foto pubblica dal profilo Facebook di Cristina Frassica

Le indagini sono ancora in corso

Le operazioni di ricerca dell’imbarcazione coinvolta nell’incidente sono coordinate dalla Procura di Napoli, che ha aperto un’indagine per omicidio colposo e omissione di soccorso ma nulla vieta che l’accusa venga convertita in omicidio volontario se il motoscafo procedeva a velocità sostenuta. Secondo le prime informazioni, il kayak sarebbe stato investito da un natante che procedeva da nord verso gli attracchi di Mergellina e Napoli.

Gli inquirenti stanno concentrando i controlli sugli attracchi a sud di Napoli e stanno cercando testimonianze di chi potrebbe aver assistito all’incidente. La Capitaneria di porto e la Guardia di Finanza sono attivamente impegnate nelle indagini, cercando di ricostruire con precisione quanto accaduto e identificare i responsabili.

La sicurezza in mare a Napoli

L’intera comunità di Napoli è scossa da questa tragedia, che mette in luce la necessità di una maggiore regolamentazione e controllo delle attività nautiche. Gli incidenti come quello che ha causato la morte di Cristina Frazzica evidenziano come i rischi associati alla mancanza di rispetto delle norme di sicurezza in mare siano all’ordine del giorno.

È fondamentale che vengano presi provvedimenti per garantire che eventi del genere non si ripetano, aumentando la vigilanza e l’applicazione delle leggi esistenti.

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