Incentivi auto e moto: come ottenerli e chi ne ha diritto
Il 16 maggio 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm relativo agli incentivi per auto e moto, che per due e mesi e mezzo era rimasto in attesa, ma che adesso può dare i suoi effetti dando vantaggi ai guidatori.
La piattaforma telematica per la prenotazione, il sito Ecobonus, sarà attivata dal 25 maggio e, sempre in quella giornata, saranno pubblicate anche nuove Faq che fugheranno ulteriori dubbi relativi alla questione.
Sembra che rispetto agli anni precedenti gli importi per questi incentivi siano più limitati ed i tempi di consegna più lunghi, rendendo così obsoleti i modelli che vengono incentivati oggi. In ogni caso lo scopo è quello di far avanzare la transizione ecologica che già dal 2016 l’UE porta avanti e che non è ancora completa.
Ci si avvia verso l’utilizzo di auto sempre meno inquinanti, per arrivare all’elettrico quasi totalmente, e questa transizione, nel tempo, cambierà anche le regole per le Ztl ed il blocco del traffico nelle città perché saranno sempre più le auto che inquineranno di meno.
Ma entriamo più nel dettaglio.
Verso il completamento della transizione ecologica
Come detto, il percorso è iniziato qualche anno fa, ma entro il 2030 dovrà essere completato. A marzo 2019 è iniziata la fase sperimentale, finita l’anno scorso, e proprio il 2030 sarà l’anno in cui l’attuale normativa UE prevede che le emissioni medie di CO2 della auto saranno ridotte del 37,5% rispetto al 2019.
Il passo successivo sarà il 2035, anno a partire dal quale sarà messa al bando la vendita di auto con motore tradizionale e lo standard di inquinamento sarà l’Euro 7. Questo dovrebbe nascere fra un paio di messi per poi entrare in vigore nel 2025.
Tutti questi traguardi servono a ridurre quanto più possibile l’inquinamento e le emissioni di CO2 anche grazie all’introduzione della guida semiautonoma e alle auto elettriche, sempre più diffuse.
Gli incentivi di cui abbiamo parlato ad inizio pezzo servono a spingere gli acquirenti a non acquistare più, almeno gradualmente, auto a motore tradizionale, diesel o benzina. Le auto elettriche si diffonderanno sempre di più, anche a discapito delle ibride che attualmente sono in aumento.
I valori dei bonus per gli incentivi
Ecco come funzioneranno questi incentivi:
- per acquistare auto nuove, di categoria M1 immatricolate in Italia, se le emissioni sono fino a 20 g/km (auto elettriche) ed il prezzo di listino non va oltre i 35mila euro Iva esclusa, si può avere un contributo di 3mila euro;
- a questo bonus possono essere aggiunti 2mila euro se si rottama la propria auto;
- il bonus cala a 2mila euro per emissioni tra 21 e 60 g/km (ibride plug-in) e se ne ha diritto con un prezzo fino a 45mila euro oltre l’Iva;
- a questo bonus si possono aggiungere 2mila euro rottamando l’auto;
- per le auto nuove nella fascia di emissione 61-135 g/km (endotermiche a basse emissioni) che costano fino a 35mila euro oltre l’Iva, spettano 2mila euro e solo se c’è anche la rottamazione.
Le regole per gli incentivi
Ecco le regole per ottenerli:
- l’auto deve essere intestata al beneficiario del bonus, che quindi dovrà essere proprietario dell’auto per almeno 12 mesi;
- la rottamazione deve essere contemporanea all’acquisto dell’auto;
- l’auto rottamata deve essere di classe inferiore a Euro 5 e intestata all’acquirente o a un suo familiare convivente da almeno 12 mesi;
- nel caso l’acquisto sia fatto da persone fisiche, va fatta una dichiarazione di presa d’atto dell’obbligo di mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi;
- nel caso di acquisti da persone giuridiche, ci vorrà una dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa all’impiego del veicolo in car sharing con finalità commerciali e con contestuale dichiarazione di presa d’atto del mantenimento di tale impiego nonché della proprietà del veicolo acquistato per almeno 24 mesi.
I moduli per queste dichiarazioni si potranno trovare sul sito Ecobonus.
Restano alcuni dubbi da risolvere
La circolare del Ministero non spiega bene come funzioneranno gli incentivi nel caso del Car Sharing perché in questo caso le auto non sono acquisite direttamente dagli operatori, ma le prendono in sublocazione da società di noleggio. Non ci sono precisazioni quindi probabilmente non si possono avere incentivi.
Inoltre, dal Dpcm sembra che ogni beneficiario possa ottenere incentivi solo per un’auto acquistata per questa tornata che durerà fino al 2024. Anche in questo caso, però, non ci sono precisazioni chiare.
In più, Tuttavia, provvedimento dice che per ottenere questi bonus c’è un tempo limite massimo di 180 giorni per l’immatricolazione dei veicoli, cosa che renderebbe l’arrivo del bonus una missione davvero difficile considerati i tempi lunghissimi di consegna delle auto, anche a causa della crisi dei chip.