Il nuovo Lungomare di Napoli: ecco come diventerà
Il Lungomare di Napoli sarà oggetto di lavori che lo renderanno ancora più bello e che regaleranno alla città un luogo più comodo e confortevole dove passeggiare ed andare in bici.
Il progetto esecutivo chiamato “Riqualificazione ciclo-pedonale del Lungomare di Napoli, tratto compreso tra Piazza Vittoria e il Molosiglio” è stato completato e consegnato all’Amministrazione Comunale ed è il risultato di una gara internazionale.
Il nostro Lungomare è uno dei più belli al mondo e la riqualificazione comprende il meraviglioso tratto che va da Piazza Vittoria fino ai Giardini del Molosiglio passando per via Partenope con i lussuosi alberghi, il Castel dell’Ovo alle cui spalle c’è il Borgo Marinari ed anche alla Fontana del Gigante.
Sarà anche confermata e migliorata la pista ciclabile.
I lavori sul Lungomare di Napoli
Il progetto prevede le seguenti migliorie:
- la pavimentazione in asfalto sarà sostituita da una pavimentazione in pietra lavica etnea con inserti di pietra di trani
- la sede stradale sarà ridefinita
- la pista ciclabile sarà confermata
- sono previste due corsie veicolari per mezzi autorizzati, residenti, veicoli diretti agli alberghi e alle autorimesse, per mezzi autorizzati al carico e allo scarico delle merci
- saranno ampliati i marciapiedi lato edifici
Un arredo urbano più bello e confortevole
Il progetto prevede anche una maggiore valorizzazione dello spazio pubblico anche nei confronti dei pedoni perché verranno aggiunte panchine, spazi verdi ed altri tipi di sedute.
Inoltre, si prevede anche l’adeguamento dell’impianto di illuminazione pubblica con sistemi sostenibili e di risparmio energetico. Il Comune si sta impegnando molto in tema di ecosostenibilità anche con l’immissione in servizio di bus a basso consumo e con l’installazione di hub di ricarica per auto elettriche.
Il progetto, risultato di importanti collaborazioni
Si è giunti all’approvazione di questo importante progetto grazie al confronto e alla collaborazione sia tra istituzioni e cittadinanza sia con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania e con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e del Paesaggio per il Comune di Napoli.