Il nome della rosa di Umberto Eco in scena al Teatro Bellini di Napoli: è la prima versione teatrale italiana
Per la prima volta “Il nome della rosa” di Umberto Eco diventa uno spettacolo teatrale coinvolgente e intenso. In scena al Teatro Bellini di Napoli.
Dal 21 al 26 novembre 2017 andrà in scena, al Teatro Bellini di Napoli, la prima trasposizione teatrale italiana de Il nome della rosa, il celebre romanzo scritto da Umberto Eco nel 1980 e tradotto in ben 47 lingue.
Il nome della rosa, vincitore nel 1981 del Premio Strega, diventò anche un film nel 1986 diretto da Jean-Jacques Annaud e interpretato da un indimenticabile Sean Connery, ma non ne fu mai fatto uno spettacolo teatrale, almeno in Italia. A intraprendere l’ardua impresa di trasformare la storica opera ambientata nel medioevo in azione scenica, è il drammaturgo, scrittore e regista Stefano Massini, mentre a dirigere lo spettacolo è Leo Muscato.
La suddivisione del romanzo in sette giorni, scandite, a loro volta, in in otto capitoli, corrispondenti alle ore liturgiche del convento (Mattutino, Laudi, Prima, Terza, Sesta, Nona, Vespri, Compieta) è, secondo il regista Leo Muscato, già di per sé teatrale, al punto da ricordare molto lo straniamento di Brecht espresso attraverso i cartelli posti in scena per comunicare allo spettatore, prima di assistere alla scena, cosa accadrà. Una modalità che consentirà al pubblico di focalizzarsi sul “come” e non sul “cosa”, addentrandosi al meglio nell’azione scenica.
Il nome della rosa si farà, quindi, teatro ma, come afferma Muscato, raccontato «con una lieve leggerezza che possa qua e là sollecitare il riso, con buona pace del vecchio frate Jorge» e che riesca ad «alimentare nello spettatore una dimensione percettiva che lo porti a dimenticarsi, per un paio d’ore, del meraviglioso film di Jean-Jacques Annaud».
Il nome della rosa di Leo Muscato: un tuffo nel XIV secolo
A interpretare le avvincenti vicende del capolavoro di Umberto Eco ci sarà un cast di grandi interpreti di ogni generazione, che trascineranno il pubblico direttamente nel lontano XIV secolo, sullo sfondo storico della lotta tra Chiesa e Impero, che travaglia l’Europa da diversi secoli.
Lo spettatore si troverà al cospetto del racconto dell’anziano frate benedettino Adso da Melk, che si trovò a vivere alcuni terribili avvenimenti di cui fu testimone in gioventù, quando era allievo del frate francescano ed ex inquisitore Guglielmo da Baskerville.
Con il personaggio di Adso sempre presente in scena, come un “io narrante” pronto a raccontare le sue memorie e a presentare anche un se stesso giovane e adolescente, lo spettatore è catapultato di scena in scena, conoscendo da vicino tutti gli indimenticabili personaggi del romanzo di Eco: Jorge da Burgos, l’anziano frate cieco; Bernardo Gui, il terribile inquisitore domenicano; Remigio da Varagine, un cellario francescano che si nasconde in quel convento e si finge benedettino e il suo servitore Salvatore, un frate considerato scemo, che parla una strana lingua mista di latino, volgare, francese, tedesco e inglese; la fragile ragazza di cui s’innamora il giovane Adso e Alinardo da Grottafferrata, l’anziano la cui demenza senile risulterà decisiva per la soluzione degli enigmi.
Informazioni sullo spettacolo Il nome della rosa
Quando: dal 21 al 26 novembre 2017
Orari: feriali ore 21:00 – mercoledì ore 17:30 – domenica ore 18:00
Prezzi:
- Intero: dai 14 ai 32 euro
- Ridotto under 29: 15 euro