Il New York Times elogia la splendida Villa Lucia di Napoli, un tesoro del Vomero
Il New York Times torna a parlare di Napoli, questa volta in un approfondito articolo nel suo magazine con un bel pezzo dedicato ad uno storico palazzo della nostra città che si trova a fianco alla Villa Floridiana e che il magazine definisce un ampio parco privato di 25 acri davvero rigoglioso e tranquillo che addirittura viene paragonato ad un bosco incantato.
Stiamo parlando di Villa Lucia, una casa davvero sontuosa costruita in epoca borbonica e fatta realizzare dal Re Ferdinando I, Re del Regno delle Due Sicilie, come dimora privata per sè e per sua moglie Lucia Migliaccio, la Duchessa di Floridia.
Si tratta di un edificio bellissimo e probabilmente non noto a tutti, situato sulla collina del Vomero accanto alla Villa Floridiana. Oggi si può raggiungere da un vialetto da via Cimarosa lungo la stazione superiore della funicolare di Chiaia.
Attualmente è di proprietà della famiglia Marzotto, e lo è da circa un secolo, dopo essere passata prima per diversi proprietari.
La sontuosa Villa Lucia: un edificio incredibilmente affascinante
Come detto, è circondata da un grande parco verde, quasi un bosco, che per la maggior parte si presenta selvaggio ed è ricco di lecci, palme ed acanti. Al centro vi è una bellissima fontana neoclassica in marmo scolpita all’inizio del 1800 con due figure alate che rappresentano Imene ed Eros. Sono, rispettivamente, le divinità greche delle cerimonie matrimoniali e del desiderio carnale.
Come detto, fu voluta dal Re Ferdinando I e fu costruita dall’architetto Antonio Niccolini come luogo in cui i due coniugi potessero rifugiarsi per amarsi e divertirsi.
Le sue due facciate sono molto diverse tra loro:
- quella settentrionale richiama un tempio dorico conservato negli Scavi di Pompei con 5 colonne molto alte ed affreschi ultraterreni che raffigurano angeli, cherubini, uccelli e diverse figure mitologiche come l’ippocampo con la parte superiore del corpo da stallone e quella inferiore da pesce;
- la facciata meridionale, invece, si presenta più sobria con una serie di rilievi in pietra realizzati sopra sette porte francesi che fiancheggiano uno stretto balcone superiore. Il colore è un giallo tenue. C’è anche una terrazza più grande con folte siepi e alberi di oleandro.
Naturalmente il panorama di cui si gode da questa splendida villa è incredibile: si ammirano il porto, il Golfo, il Maschio Angioino, l’imponente Vesuvio e l’isola d’Ischia.
Gli splendidi interni della Villa
Il livello superiore è costituito da due enormi saloni decorati con tappeti persiani consumati, un arredamento del XVIII e del XIX secolo, un lampadario in vetro di Murano e ritratti di monarchi europei alle pareti.
Sono presenti anche figure in porcellana, cherubini che suonano il flauto, donne che versano il vino, il tutto realizzato con la ceramica pregiata di Capodimonte.
Due lunghi divani, posti l’uno di fronte all’altro, sono rivestiti in pregiato percalle blu e vicino ad una finestra c’è un pianoforte a coda di mogano che fu realizzato per il Re Ferdinando.
Invece, il piano terra, collegato al piano superiore da una scala di marmo, è più informale. Ci sono:
- una camera da letto con due letti a baldacchino di epoca napoleonica ed un busto di Seneca realizzato da Gemito;
- altre due camere da letto più piccole con biblioteche;
- una sala da pranzo dipinta con murali neoclassici;
- una cucina relativamente piccola;
- una camera usata dalla servitù.
La famiglia Marzotto, gli attuali proprietari, vivono i due grandi saloni del piano superiore come luoghi in cui ospitare i loro convitati o dove rilassarsi per leggere e lavorare.
Gli attuali proprietari, i Marzotto, ed i loro gioielli
Margherita Marzotto e Merlchior d’Ollone sono i due coniugi attuali proprietari della Villa e negli ultimi anni questa dimora è stata utilizzata da loro come laboratorio per la realizzazione dei loro gioielli.
I due, infatti, nel 2016 hanno fondato una società che produce alta gioielleria e Villa Lucia è tra le loro basi, oltre ad Hong Kong e Parigi. I loro gioielli nascono dall’ispirazione che non solo la nostra bellissima Napoli, ma anche questa meravigliosa Villa, dà loro.
Infatti, sedendo su una delle terrazze ed ammirando il fantastico panorama, non si può non rimanerne rapiti ed immaginare gioielli incredibili.
C’è da dire, però, che oggi i due coniugi non vivono interamente e quotidianamente la villa, come detto, ma si soffermano prevalentemente sulle terrazze per creare i loro preziosi gioielli o per consumare dei pasti a base di prodotti tradizionali campani come fiori di zucca e pasta alla Nerano.
Infatti, come detto proprio da Merlchior d’Ollone:
Il vero lusso non è una cena costosa al ristorante. È il contrasto di un giardino selvaggio che cresce nel centro di una città trafficata o gustare il cibo più semplice guardando questo panorama.
Fonte articolo e foto: New York Times Magazine