Fiction Il metodo Fenoglio è una storia vera?

Alessio Boni in Il Metodo Fenogli

“Il Metodo Fenoglio”, la serie ora in onda su Rai 1, sta monopolizzando l’interesse degli spettatori. Con una narrazione avvincente e figure di spiccato, interpretata da un ensemble di attori di primo piano sotto la guida di Alessio Boni, rivela una fase intensamente contesa della storia d’Italia. La domanda sorge spontanea: si basa su eventi realmente accaduti? La risposta vaga tra le sfumature della verità: è un mix di episodi, alcuni desunti dalla realtà, altri finemente elaborati dalla fantasia dell’autore.

La fiction Il metodo Fenoglio è tratta da una storia vera?

La serie TV Il metodo Fenoglio abbraccia finzione e realtà storica. Sebbene Pietro Fenoglio sia un personaggio creato dalla penna di Gianrico Carofiglio, la narrazione affonda le sue radici in eventi storici reali. Fenomeni come l’incendio del Teatro Petruzzelli e la lotta contro Cosa Nostra, con gli efferati attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono tristemente incisi nella memoria collettiva italiana. Questa fusione di finzione e fatti storici dona alla serie un sapore autentico, pur mantenendosi all’interno dei confini del racconto immaginario.

Ufficio stampa Rai

Differenze tra romanzo e fiction

Il salto dal romanzo alla serie TV ha introdotto variazioni significative. La narrativa scritta di Carofiglio si concentra più intensamente sul personaggio interno di Fenoglio e sulle sue riflessioni. In contrasto, la serie televisiva amplifica l’azione e il dramma visivo, dando vita ai conflitti e ai paesaggi di Bari negli anni ’90. Questa diversità di mezzi espressivi permette alla storia di risuonare diversamente con il pubblico, aggiungendo profondità e colore all’esperienza narrativa.

Che cos’è il Metodo Fenoglio?

Il “metodo Fenoglio” è più di una semplice procedura investigativa; è una filosofia. Il maresciallo Fenoglio, lontano dall’essere un stereotipo di duro poliziotto, si distingue per il suo approccio umano e riflessivo alla legge e alla giustizia. Contrario all’uso di armi e alla violenza, questo personaggio porta avanti le sue indagini con un raro istinto investigativo e un profondo rispetto per la legalità. La sua ossessione per la criminalità locale e la convinzione che a Bari si sia formata una nuova mafia, rappresentano il fulcro del suo metodo, unendo intuito e compassione in un contesto di crescente brutalità.

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