I tipi di prostitute nell’antica Roma: una guida completa

una visuale del colosseo con una donna che vi cammina davanti
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Nell’antica Roma, la prostituzione era una pratica diffusa e regolamentata, che rifletteva le diverse classi sociali e i contesti in cui queste donne operavano.
Scopriamo i principali tipi di prostitute e le loro caratteristiche.

Le meretrices

Le meretrices erano prostitute registrate ufficialmente, che esercitavano la loro attività in modo legale e sotto la supervisione delle autorità romane.
Dovevano iscriversi a un apposito registro, pagando anche una tassa per il permesso di lavorare. Questa categoria includeva sia donne di basso rango che altre di livello più alto, capaci di attrarre una clientela più facoltosa.

Caratteristiche principali delle meretrices:

  • Registrazione obbligatoria presso i censori.
  • Operavano in luoghi designati, come i lupanari o spazi privati.
  • Riconoscibili per il loro abbigliamento particolare e comportamenti espliciti.

Le ambulatae

Le ambulatae, spesso chiamate anche “prostitute di strada”, erano donne che camminavano per la città alla ricerca di clienti. Il loro nome deriva dal verbo latino ambulare, che significa “camminare”. Erano particolarmente comuni nei vicoli, nei portici e vicino a luoghi affollati come le terme e i mercati.

Punti distintivi delle ambulatae:

  • Attiravano i clienti mentre si spostavano per la città.
  • Frequentavano zone pubbliche e affollate.
  • Abbigliamento e atteggiamenti provocanti per farsi notare.

Le delicatae

Le delicatae rappresentavano il livello più alto della prostituzione romana. Si trattava di donne colte, raffinate e spesso mantenute da uomini ricchi. Queste cortigiane partecipavano a banchetti aristocratici e potevano offrire intrattenimento anche culturale, grazie alla loro istruzione.

Caratteristiche delle delicatae:

  • Servizi esclusivi per una clientela d’elite.
  • Educazione superiore e capacità di intrattenere conversazioni colte.
  • Presenza in ambienti raffinati e benestanti.

Le lupa o lupanari

Le lupae erano prostitute che operavano nei lupanari, i bordelli dell’epoca. Il termine “lupa” (letteralmente “lupa”) veniva spesso usato per indicare le donne che lavoravano in questi ambienti. Si trattava delle prostitute più accessibili, con servizi economici e spesso legate a condizioni di sfruttamento.

Elementi distintivi delle lupae:

  • Esercitavano principalmente nei lupanari ufficiali.
  • Prezzi accessibili per una clientela popolare.
  • Frequenti condizioni di sfruttamento da parte dei gestori.

Le prostibulae

Le prostibulae erano prostitute non registrate, che lavoravano illegalmente. Operavano in modo più clandestino rispetto alle meretrices e spesso si trovavano in condizioni di emarginazione. Questa categoria comprendeva molte schiave costrette a prostituirsi per i loro padroni.

Caratteristiche delle prostibulae:

  • Mancanza di registrazione presso i censori.
  • Operavano in luoghi appartati o nascosti.
  • Spesso erano donne in situazioni di povertà estrema.

Le scorta

Le scorta erano prostitute che frequentavano luoghi pubblici come teatri e terme. Erano riconoscibili per il loro abbigliamento e i gesti provocanti. A differenza delle ambulatae, queste donne tendevano a stazionare in posti strategici, attirando l’attenzione dei passanti.

Punti principali delle scorta:

  • Frequentavano luoghi affollati e di svago.
  • Famosi per i gesti e gli abiti provocanti.
  • Si distinguevano per la loro presenza fissa in aree specifiche.

Le amicae

Le amicae non erano prostitute professioniste, ma donne che intrattenevano relazioni sessuali in cambio di doni o favori. Potevano essere mantenute da uomini ricchi e non sempre erano viste come prostitute nel senso stretto del termine.

Caratteristiche principali delle amicae:

  • Relazioni occasionali o informali.
  • Mantenute da uomini di ceto alto.
  • Considerate più simili a cortigiane che a prostitute.

Le copae

Le copae erano ostesse o cameriere nelle taverne che, oltre a servire cibo e bevande, offrivano talvolta anche servizi sessuali. Operavano in ambienti popolari, dove attiravano i clienti attraverso la loro presenza nei locali.

Dettagli sulle copae:

  • Attività combinata tra la gestione della taverna e la prostituzione.
  • Frequentavano ambienti rumorosi e affollati.
  • Clientela composta principalmente da uomini della plebe.

Le forariae

Le forariae erano prostitute che esercitavano fuori dalle mura cittadine, spesso lungo le strade principali o vicino ai mercati rurali. Erano note per attrarre i viaggiatori e coloro che si spostavano tra le città.

Caratteristiche delle forariae:

  • Operavano lungo le vie di comunicazione.
  • Clientela composta da viaggiatori e commercianti.
  • Spesso in situazioni di estrema marginalità.
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