Green Pass, mascherine e vaccini: cosa cambia dal 1 maggio 2022

Green Pass
Contenuti dell'articolo

Ormai le disposizioni anti-Covid in Italia sono in continua evoluzione e gradualmente molte di esse sono state allentate con l’avanzare delle giornate con temperature primaverili e non invernali ed anche perché gran parte della popolazione risulta vaccinata. Il Governo ha deciso che, a meno di grandi cambiamenti nella curva epidemiologica, possono cambiare le regole che riguardano il Green Pass e l’obbligo di indossare la mascherina e di vaccinarsi.

Da domenica 1 maggio 2022 potremo dire addio quasi totalmente al Green Pass perché sarà obbligatorio mostrarlo solo per determinate attività, mentre l’obbligo di mascherina al chiuso permane in alcune situazioni.

Vediamo meglio di cosa stiamo parlando.

Green Pass sul luogo di lavoro

Non sarà più richiesto per entrare al lavoro nessun tipo di Green Pass, quindi nè quello base nè quello rafforzato.

Di conseguenza, neanche chi ha ancora l’obbligo di vaccinarsi, cioè gli over 50 lavoratori, dovranno mostrarlo per andare a lavoro. Quindi, anche chi non è vaccinato, chi non è stato malato e chi non ha fatto un tampone può andare al lavoro normalmente senza mostrare la Certificazione Verde.

Obbligo di vaccino: per chi resta

Sono ancora sottoposti all’obbligo di vaccinarsi fino al 15 giugno 2022:

  • gli over 50 lavoratori;
  • i dipendenti delle Forze dell’Ordine;
  • le Forze Armate;
  • il personale scolastico e dell’Università.

Resta l’obbligo fino al 31 dicembre per:

  • chi è impiegato in ospedali, strutture sanitarie, residenze per anziani (Rsa)

Sanzioni per chi non rispetta l’obbligo di vaccino

Chi è obbligato a vaccinarsi e non lo fa, incorre nelle seguenti sanzioni.

Over 50 lavoratori e Forze dell’Ordine

Queste categorie ricevono le seguenti sanzioni:

  • paga solo una multa, quindi non viene più sospeso dal lavoro;
  • ha 5 giorni per dimostrare di essere esente dal vaccino o di aver fatto la dose booster o di aver prenotato la dose da fare entro 20 giorni, altrimenti pagherà una multa una tantum da 100 euro.

Personale sanitario

Invece, per il personale sanitario che non rispetta l’obbligo:

  • chi non è vaccinato o guarito, sarà sospeso dal lavoro con perdita dello stipendio

Docenti vaccinati, ma che non mostrano il Green Pass

Come detto, è vero che il personale scolastico ed universitario non avrà più l’obbligo di mostrare il Green Pass, pur avendo l’obbligo di vaccino fino al 15 giugno, ma in ogni caso chi va a lavoro senza Green Pass, fino alla fine dell’anno scolastico dovrà svolgere altre mansioni perché non può avere contatti con gli studenti.

Green Pass per bar e ristoranti: cade l’obbligo

In conseguenza a quanto detto, il Green Pass non sarà più richiesto per poter mangiare in bar, ristoranti, pub e locali simili, nè all’aperto nè al chiuso.

Ricordiamo che fino al 30 aprile sarà necessario il Green Pass base, non più il rafforzato, per accedere a questi luoghi.

Ricapitoliamo: dove non sarà chiesto il Green Pass

Non sarà più obbligatorio dal 1 maggio per:

  • luoghi di lavoro;
  • uffici pubblici;
  • negozi;
  • mezzi di trasporto;
  • mense;
  • cinema;
  • teatri;
  • concerti;
  • luoghi ed eventi sportivi;
  • centri benessere;
  • convegni e congressi;
  • centri culturali;
  • sale gioco;
  • feste al chiuso;
  • discoteche

A cosa servirà il Green Pass dal 1 maggio?

Se non sarà più obbligatorio per nessuna attività, a cosa servirà? In sostanza continuerà ad attestare l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid e sarà obbligatorio fino al 31 dicembre per:

  • entrare negli ospedali;
  • entrare nelle Rsa.

Infatti, in questi luoghi ci sono persone fragili che vanno tutelate e che sono a rischio quando vengono a contatto con persone esterne.

Obbligo di mascherina sui luoghi di lavoro

Inizialmente l’obbligo era stato eliminato per tutti i lavoratori dal primo maggio, escluse alcune categorie come i sanitari, ma il Governo è tornato sui suoi passi e l’obbligo resterà “in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto” fino a metà giugno.

Quindi i lavoratori dovranno continuare ad indossarla in tutti i casi in cui si condividono gli spazi, negli uffici, sia all’aperto sia al chiuso ed anche nei supermercati, per fare alcuni esempi. In ogni caso, al momento ribadiamo che non è decaduto l’obbligo.

Le raccomandazioni sulla mascherina per gli uffici pubblici

Il Ministro alla Funzione Pubblica Renato Brunetta ha diffuso una circolare con le raccomandazioni all’uso della mascherina FFP2 sui luoghi di lavoro pubblici. Non si fa menzione della chirurgica, ma ci si concentra sui casi in cui è raccomandabile indossare la FFP2.

Le raccomandazioni dirette ai lavoratori, non all’utenza, ma ricordiamo che il Ministro della Salute Roberto Speranza raccomanda a tutta la popolazione di indossarla in tutti i casi in cui ci si trova al chiuso o in luoghi aperti con molte persone.

Ecco quali sono i casi indicati per i lavoratori pubblici:

  • quando si trovano a contatto con l’utenza, ad esempio agli sportelli, senza idonee barriere protettive;
  • quando si lavora in una stanza condivisa con altri colleghi, anche solo in due), eccetto casi con spazi tali da escludere affollamenti;
  • quando si condivide la stanza con persone fragili;
  • quando si partecipa a riunioni;
  • in ascensore;
  • a mensa o al bar nei momenti in cui non si mangia e beve, ad esempio in fila o in altri luoghi comuni;
  • in presenza di sintomi influenzali come tosse e raffreddore;

Mascherine su mezzi di trasporto

Sicuramente resterà l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 sui mezzi di trasporto sia a breve sia a lunga percorrenza e dove è più difficile mantenere il distanziamento sociale od il ricambio d’aria fino al 15 giugno.

Mascherine in teatri e cinema

Resta obbligatoria anche per cinema, teatri, palazzetti e luoghi simili quando gli spettacoli si svolgono al chiuso, sempre fino al 15 giugno. In questi casi basta anche solo la mascherina chirurgica.

In caso di spettacoli all’aperto è obbligatorio portare con sè la mascherina ed indossarla in caso di assembramenti.

Mascherine in bar, ristoranti e supermercati

Non muta la regola secondo cui la mascherina non va tenuta mentre si pranza, cena o si consumano cibi e bevande, naturalmente. Ciò che cambia è che dal primo maggio non sarà più obbligatorio tenerla per arrivare al tavolo o andare in bagno.

Anche nei supermercati non c’è più obbligo di indossarla mentre si fa la spesa e si va alla cassa. Sarà il buon senso dei clienti a far decidere se indossarla o meno, ricordando che ci sono ancora molti contagi in giro. 

Mascherine allo stadio

Allo stadio la situazione è come quella dei concerti e degli spettacoli all’aperto con assembramento: la mascherina va indossata, a meno che i tifosi del proprio settore siano pochi o distanziati. 

Portare sempre con sè la mascherina

In ogni caso segnaliamo che secondo le nuove norme:

è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli qualora si configurino assembramenti.

Obbligo di mascherina in Campania

In Campania le regole sono diverse perché il Presidente Vincenzo De Luca ha dichiarato che l’obbligo resta anche oltre metà giugno.

Seguici su Telegram
Parliamo di: , ,