Sophie Turner accusata di Mom Shaming per il divorzio, che cos’è?
Quando celebrità come Sophie Turner e Joe Jonas annunciano una separazione, il mondo sembra sospendere il respiro per un momento. Ma cosa accade quando il gossip si tramuta in una forma di persecuzione, focalizzata su una madre che osa sottrarsi agli stereotipi patriarcali? Questo articolo esamina da vicino la tempesta scatenata dalla loro separazione.
L’annuncio della separazione
Sophie Turner e Joe Jonas, coppia da copertina amata da milioni, hanno recentemente reso nota la fine del loro matrimonio.
Con una dichiarazione ufficiale tanto sobria quanto significativa, hanno detto: “Chiediamo rispetto e privacy”.
Ma si sa, il web ha le sue leggi e queste non sempre concordano con la riservatezza.
La reazione del pubblico e dei fan
Poco dopo l’annuncio, i social media si sono trasformati in un vero e proprio campo di battaglia. Mentre alcuni fan si sono mostrati empatici, altri sembravano ansiosi di individuare un colpevole.
Così, Sophie Turner è stata rapidamente messa sotto accusa.
Di cosa è stata accusata Sophie Turner?
Sophie è stata fatta oggetto di accuse pesanti e spesso infondate, divenendo il bersaglio di un’aspra campagna di mom shaming.
Si è parlato di “stili di vita diversi” e di “mancata responsabilità materna”, concetti che non hanno trovato alcuna conferma ma hanno alimentato una certa frenesia online.
Che cos’è il mom shaming?
Il mom shaming è un fenomeno pericoloso attraverso il quale la società, o più spesso altri genitori, emettono giudizi sulla idoneità di una madre, basandosi su stereotipi culturali obsoleti.
Il termine mom shaming indica una forma di critica o stigmatizzazione rivolta alle madri per le scelte o comportamenti ritenuti “inadeguati” o “sbagliati” nell’ambito della genitorialità. Questa pratica può manifestarsi in vari modi, da commenti diretti e giudizi severi a messaggi impliciti e insinuazioni e può provenire da diverse fonti, inclusi parenti, amici, sconosciuti e, in alcuni casi, anche altri genitori.
La critica può riguardare qualsiasi aspetto della vita di una madre, dalla scelta di allattare o meno al seno, al modo in cui gestisce l’educazione dei figli, fino alle decisioni relative alla carriera e al tempo libero. Il mom shaming ha radici profonde nella cultura patriarcale, che prescrive ruoli e responsabilità specifici alle donne, in particolare quando diventano madri.
Questo fenomeno è particolarmente dannoso perché non solo impone alle madri un carico emotivo aggiuntivo, ma contribuisce anche a mantenere in piedi stereotipi di genere dannosi.
Inoltre, il mom shaming può avere effetti psicologici negativi, come l’aumento dello stress e la diminuzione dell’autostima, che possono interferire con il benessere della madre e, di conseguenza, della famiglia.