I Maneskin criticano l’Italia: i fan offesi inveiscono “perché la scorta?”

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Brutto scivolone per Damiano David e i Maneskin: Victoria De Angelis, in un’intervista rilasciata a un quotidiano inglese, parla male dell’Italia e la critica anche in modo aspro, e questo nonostante la rockband sarà prossimamente tra i super ospiti del Festival di Sanremo. Intanto dall’Americano arrivano nuove critiche.

I Maneskin nelle ultime ore, e questo nonostante abbiano scelto di celebrare il loro “doppio matrimonio” al teatro Brancaccio a Roma, Victoria de Angelis, bassista del gruppo, in un’intervista a un quotidiano inglese pare che abbia detto parole tutt’altro che edificanti nei confronti dell’Italia.

Non che non siano veritiere del tutto, ma è chiaro che, criticare il tuo paese d’origine, e per di più dopo essere stato invitato (per il terzo anno consecutivo) a salire sul palco di Sanremo, non è proprio corretto:

“L’Italia è un Paese molto conservatore e sono intimiditi dal fatto che qualcuno possa truccarsi o indossare tacchi alti o apparire seminudo o non essere etero. Ma fanc*l* loro.”

E i fan italiani, che sono stati i primi a credere nei Maneskin e nella loro musica, ringraziano. Ma la rockband, oltre che in Italia, sembra che stia avendo problemi anche altrove: in America, per la precisione, dove, sfumato l’ “effetto novità”, Damiano David e soci sembrano essere meno richiesti.

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Maneskin, gli Stati Uniti contro di loro: “Imitazione di grandi band del passato.”

Proprio pochi giorni dopo l’uscita di Rush!, il nuovo album dei Maneskin, molti giornali americani si sono scagliati contro di loro, a cominciare dalla rivista The Atlantic, che in un editoriale intitolato “È questa la rockband che dovrebbe salvare il Rock and Roll?” e firmato da Spencer Kornhaber, ha scritto:

“I Maneskin sono un’imitazione di band del passato, fanno musica mediocre e le loro esibizioni sono flosce, oltre che un timido tentativo di scioccare e provocare fastidio.”

Non solo: pare che in America, la loro onnipresenza inizi a essere vissuta come un qualcosa di troppo, visto che, ogni loro iniziativa, viene (irrimediabilmente) amplificata da una quantità abnorme di media.

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Roma, chi ha pagato il “doppio matrimonio” dei Maneskin?

Nel frattempo a Roma, pochi giorni dopo il “finto doppio matrimonio dei Maneskin”, è insorta pure la Lega, che conoscendo l’attuale “carenza” delle forze dell’ordine nella Capitale, nei corridoi del Campidoglio sta continuando a chiedersi:

“Chi ha ordinato la scorta alla Cadillac della band romana con gli agenti della polizia di Roma Capitale?”

Un interrogativo che, oltre dalla politica, è stato sollevato anche da molti abitanti e giornalisti di Roma, visto che, troppo spesso, in città non si riesce ad avere una pattuglia nemmeno per un incidente o per altre situazioni gravi, mentre i Maneskin sono riusciti ad avere una scorta in moto e che ha fatto con loro il giro serale in Cadillac al Colosseo per promuovere il loro nuovo album.

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