Gabriel Garko intervistato a Belve: imbarazzo con Tinto Brass

Gabriel Garko a Belve

Gabriel Garko, ospite di Francesca Fagnani a Belve, ha raccontato un episodio della sua carriera che, ancora oggi, ricorda con molto imbarazzo “Era un provino per un film di Tinto Brass. Quando mi presentai, successe che…”

Ci sono momenti della carriera che gli attori, e non solo loro, ricordano con molto imbarazzo, e Gabriel Garko non fa eccezione.

L‘attore ed ex concorrente di Ballando con le Stelle, ospite di Francesca Fagnani a Belve, si è messo letteralmente a nudo, raccontando anche un episodio che lo ha visto protagonista con Tinto Brass, un regista noto per aver girato film italiani ad alto tasso erotico:

“L’episodio risale a “Senso 45”, in cui sono stato diretto proprio da Tinto Brass. Quando ci incontrammo a Cinecittà, stavamo parlando e lui, a un certo punto, mi disse “Fammi vedere il c…”. Io rimasi interdetto, ma visto che dovevo fare un film con lui tutto nudo, ci sta…Non ci sta provando. Mi sono girato… E poi mi disse ‘fammi vedere il resto’. I contenuti erano importanti? Non erano, sono. Ci sono ancora tutti.”

Gabriel Garko, il calzino e la doccia fredda sul set

Un altro episodio imbarazzante raccontato da Gabriel Garko a Belve è avvenuto invece proprio sul set di Senso 45, che racconta il viaggio fatto da una donna per incontrare l’amante, un ufficiale delle SS, durante il quale lei ripercorre i momenti bollenti vissuti con lui:

“Una volta è successo che ero nudo, ma avevo il coprisesso che è una specie di calza. C’era questa scena in cui io ero a pancia in su e c’era questa ragazza che doveva simulare un atto orale. Il problema è stato che quando Tinto ha dato il via all’azione, lei mi girava attorno, però, gira e rigira, a un certo punto la reazione c’è stata. E mi ricordo che Tinto disse: ‘Stop, portate lo spruzzino’. Io dissi: ‘Cos’è sto spruzzino?’ ed è arrivata una con l’acqua fredda mentre io ero in imbarazzo totale. Vabbè, cose che capitano.”

Francesca Fagnani, oltre che su questi momento imbarazzanti della sua carriera, non ha mancato di interrogarlo anche sul sistema Ares, un modo decisamente “poco pulito” di agire della casa di produzione con cui ha girato molte fiction e che influenza anche gli interpreti.

Anche in questo caso Gabriel Garko non si è tirato indietro, rivelando un mal costume molto diffuso negli anni Novanta e, anche, che colleghi ben più famosi di lui (di cui non ha però fatto i nomi) hanno fatto persino di peggio:

“Si diventava un po’ tutti omertosi, era un sistema e io non ne conoscevo altri. C’era una dose forte di inconsapevolezza, è difficile spiegare oggi come si viveva negli anni ’90, volendo fare questo lavoro con le regole che esistevano. Se andiamo indietro nel passato ci sono tantissimi miei colleghi molto più famosi di me che hanno fatto anche di peggio, non soltanto nel nostro ambiente.”

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