Fukushima, l’acqua sarà rilasciata nell’oceano e va bene così

Centrale Nucleare di Fukushima
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L’orizzonte si sta avvicinando per una delle decisioni più dibattute nell’ambito nucleare degli ultimi anni. La centrale nucleare di Fukushima, un nome che evoca ricordi di una catastrofe senza precedenti, è di nuovo al centro dell’attenzione mondiale. Questa volta, si tratta dell’imminente rilascio delle acque trattate nel vasto Oceano Pacifico.

Ma cosa significa realmente questa decisione, e quali sono le varie sfaccettature che la circondano? Scendiamo nel dettaglio.

Quando inizierà il rilascio dell’acqua di Fukushima e quanto durerà

Dopo una lunga attesa e un meticoloso esame, è stato deciso che giovedì 24 agosto 2023 segnerà l’inizio di un capitolo importante nella storia di Fukushima.
Le acque, accumulate in oltre mille serbatoi, inizieranno a mescolarsi con le onde del Pacifico, un’operazione che viene considerata sicura ma che continua a suscitare dibattiti accesi.

Tale operazione durerà più di 50 mesi dato che saranno rilasciate piccole quantità ogni anno.

Come è stata trattata l’acqua prima del rilascio

Non si tratta di un semplice getto d’acqua nell’oceano. Il processo è stato studiato con la massima cura. L’acqua, che per anni ha svolto il suo compito nel raffreddare i reattori di Fukushima, sarà fatta defluire attraverso un sistema di condotte dopo essere stata sottoposta a una serie di trattamenti.

La filtrazione meticolosa rimuoverà quasi tutti gli elementi radioattivi, lasciando solo minime tracce di trizio, un isotopo dell’idrogeno.

Perché non c’è alcun motivo di preoccupazione?

Suona scioccante, vero? Ma gli esperti sono d’accordo: non c’è motivo di panico. La concentrazione di trizio rimarrà a livelli talmente bassi da non essere in alcun modo considerabile come pericolosa.

Diversi studi e l’approvazione dell’AIEA confermano che la diluizione dell’acqua nell’oceano renderà la concentrazione di trizio insignificante.
Non è una novità, altre centrali in tutto il mondo hanno già intrapreso simili azioni senza effetti negativi noti, con quantità di trizio enormemente superiori.

Quanto trizio sarà rilasciato nell’oceano?

La quantità totale di trizio presente nelle acque di Fukushima è di circa 3 grammi, su 1.3 milioni di tonnellate d’acqua. A questo va ad aggiungersi un ulteriore discorso, l’acqua non sarà rilasciata tutta in una volta, ma anzi ogni anno saranno rilasciati 0,06 grammi di trizio.

Al momento l’acqua degli oceani di tutto il mondo ha già una sua radioattività naturale di fondo dovuta alla presenza del potassio, la quale da sola è oltre 1000 volte superiore alla radioattività del trizio già presente negli oceani.

@avvocatodellatomo

L’acqua di #fukushima è pericolosa? No. Ne abbiamo già parlato diverse volte e dovrebbe essere ormai chiaro. L’acqua di Fukushima, usata per raffreddare i reattori nucleari della centrale colpita dallo tsunami nel 2011, ha livelli di trizio 7 volte inferiori alle linee guida dell’ #oms quindi se qualche giornale vi dice che il nucleare è pericoloso o la radioattività in quell’acqua è dannosa, fategli vedere questo video. #nucleare #news #giappone

♬ Paris – Else

L’opposizione allo scarico dell’acqua

Ma non tutti sono convinti. Il piano ha incontrato resistenze, soprattutto dai pescatori locali e da alcuni gruppi ambientalisti.
Le cicatrici dell’incidente del 2011 sono ancora fresche e la paura di ripercussioni economiche o di una percezione negativa del pesce dell’area di Fukushima alimenta l’opposizione.

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