Festa della porchetta e lagane e ceci 2019 a Montecorvino Rovella, la recensione di Il Trono di Sagre

Un’usanza di una generazione precedente viene riportata in vita a Macchia di Montecorvino, in occasione della Festa della porchetta e lagane e ceci. La recensione di Il Trono di Sagre!

Ci troviamo ancora una volta a Montecorvino Rovella, stavolta a Macchia-Lenzi, e l’occasione è quella della Festa della porchetta e lagane e ceci.
Ma come mai, unita alla beneamata lagana, è stata scelta la porchetta a rappresentare Montecorvino, invece di un qualsivoglia prodotto locale tipo la nocciola?

È presto detto, l’associazione culturale “La finestra su Montecorvino” riprende questa festa dalla generazione precedente.
Ben 25 anni fa infatti il tutto era cominciato come una semplice festicciola di paese e il panino con la porchetta sembrava la soluzione ideale. Oggi però i ragazzi hanno trasformato questa simpatica tradizione in qualcosa di più.

La porchetta arriva direttamente da Ariccia, a garantircelo è Gerardo, il Bubba della porchetta.
Ne sa a pacchi sulla porchetta e ci spiega e rassicura sulle origini di quella che lui stesso porta ogni anno a Montecorvino.
Massaggiata di sale, pepe e rosmarino, cotta dalle 6 alle 10 ore, a seconda del pezzo. Tutto qui.

Il risultato? Una porchetta tenera, dolce, che si scioglie in bocca, leggermente salata quel tanto che basta per divorarla fetta dopo fetta come fossero ciliegie.
Oltre a portare in dono saporiti suini, Gerardo partecipa anche con una serie di idee, avendo abbracciato in pieno l’idea della festa.

In ogni edizione, “porcellose” novità

Ogni anno, infatti, viene proposto qualcosa di nuovo, dal “semplice panino” (ma quanto può essere delizioso un semplice sfilatino sigillato in piastra con porchetta e una cotenna che si scioglie come burro, quanto?)
al “cuoppo”, che unisce una dadolata di porchetta messa a sudare su una base di patatine fritte.
Incantevole abbracciare il mastodontico cono e sentire la carta oleata scricchiolarvi sotto le dita.

La novità di quest’anno? La pizza. E chi l’avrebbe detto che la porchetta, tagliata fine, ci stesse così bene su una pizza?

Abbinata saggiamente ad ingredienti complementari come il datterino giallo e il pomodorino rosso che con il dolciastro e il leggermente asprigno esaltano perfettamente tutta la complessità del prodotto laziale.
Il tutto tenuto naturalmente insieme da una base di mozzarella, ovviamente!

Il sapido della porchetta richiama in automatico un aglianico gelato, o una birra alla spina, il tutto mentre Antonio, che ci ha gentilmente invitato qui a farci provare questo & quello, abbuffandoci di delizie, ci presenta mezza famiglia.
Perchè come in tutte le feste che si rispettino è tutto tenuto in piedi da famiglia e amici che si danno una mano l’un l’altro, che mollano per qualche giorno le loro vite e decidono di regalare la gioia di uno stomaco pieno e soddisfatto, in questo caso portando in dono come i magi la lagana e ceci.

Anche questa lagana, come tutte quelle che abbiamo finora provato, ha una sua identità.
Montecorvino, anzi Il Rifugio, l’agriturismo che presta i suoi chef in occasione della festa, opta per una versione della lagana in semola molto molto cremosa e ricca di erbe.
Una scelta che sinceramente ho molto apprezzato.

Il dessert che va gustato bollente

A coronare la serata una sorprendente zeppola.
Mastodontica, morbida, se la scegliete ripiena di cioccolato bianco vi fate un attentato alla vita e ci mancherebbe che ci perdiamo quest’occasione.
Ne seguo gli sviluppi da quando tenera e bianca viene immersa nell’olio bollente, la vedo crescere, le faccio da compare alla comunione e la mordo strofinandomi in faccia tutto lo zucchero. Consigliatissima, da divorare bollente!

La festa ha voglia di assumere una sua piena identità, i ragazzi vogliono migliorare di anno in anno ma è stato stupendo e divertente come non si potessero fare due passi senza incontrare qualcuno che in qualche modo avesse contribuito, anche solo idealmente.

È una festa della città per la città e devo dire che da quando abbiamo saltato la barricata e siamo venuti a vedere come funziona davvero dall’altra parte abbiamo conosciuto un sacco di persone meravigliose ed è anche per loro che auguriamo ai ragazzi de “La finestra […]” un buon lavoro per questo e per gli anni a venire!

  • Falco

 

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